''Parole messe in bocca...
Data: 24/06/2009 07.40
Argomento: dalla redazione


 

che non ho detto"...

Criscito è stato chiaro, ancora una volta, come tre anni fa quando appena arrivato a Torino, acquistato dalla Madama, se n’era uscito con il famoso..."per me Genoa e Juve sono uguali"...

 

 

 



Parole in allora pesanti, di più dette da un ragazzo giovane, ma molto accorto e maturo, insomma già allora, come si dice, con la testa sulle spalle.

Ieri mattina sulla rassegna stampa della Fondazione (veramente notevole, complimenti, merita d'essere visitata, davvero la migliore, la più tempestiva (per chi si sveglia presto) e completa fonte d'informazione per noi genoani assetati di notizie, in questo periodo poi) ho letto le presunte esternazioni di Criscito rivolte al Napoli (...prendimi?!?), ma non sono rimasto ne impressionato né tanto meno indispettito.

Era il caso?

Di tutta evidenza che nella conversazione, che immagino ci sia stata, il ragazzo avrà usato parole gentili e di circostanza per la sua città e la sua prima squadra del cuore, ma a ben guardare il discorso era già chiaro.

Ora a dirimere ogni sia pur superfluo dubbio la precisazione a margine.

Grazie Mimmo, ma mai avevamo avuto dubbi di sorta, lieti se, come pare, resterai ancora con noi, per quello che mi riguarda, ma dubito sia solo un giudizio personale, davvero una gran gioia.

Per terminare solo un piccolo "escursus" tecnico.

Sapete che non mi ritengo tale, anzi non amo proprio, i "sapientoni", i famosi allenatori della domenica e, quindi, in tutta umiltà spiego perchè apprezzo tanto questo ragazzo, ma vale per quello che vale.

Primo per le doti istintive di calciatore, credo fuori del comune.

Poi per l'attaccamento alla maglia (vedi l'equiparazione di cui sopra).

Ed  ancora per i progressi fatti nel nuovo ruolo di fluidificante (gran bel gol nell'ultima gara, dopo averci provato tanto da quella posizione).

Infine, e credo sia una delle doti per cui è così tanto apprezzato anche dal Mister, difficilmente spreca una palla.

Magari non farà aperture alla Rivera, tanto per intenderci, ma la sfera arriva sempre e bene ad un compagno.

Nel gioco a terra e molto manovrato di Gasperini immagino che giocatori del genere siano indispensabili.

Di più poi, se e quando si passa in vantaggio, lui arretra a dare man forte e tira fuori le sue migliori doti di base, nato difensore puro, quali il tempo e l'anticipo ed ha anche imparato a "picchiare" il giusto.

Per qualcuno (ora pare che con gli anni le prodezze siano ben altre...) si diceva che se avesse avuto una punta di seno avrebbe fatto anche l'annunciatrice, se Mimmo avesse avuto da madre natura un fisicaccio, probabilmente, il Genoa lo avrebbe con ogni probabilità già perso.

Meglio, molto meglio, così.

Alè! 

Giancarlo Rabacchi







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