Nel finale, via libera al'Udinese
Data: 27/09/2009 22.14
Argomento: il Grifone in campo


 

 

Udinese C.                                        2

(36’ II t. Di Natalei;  43’ Pepe)

 

Genoa  C.F.C.                                   0      

 

 

 

Nelle lunghe vicende di un campionato, vengono momenti di vento contrario, in cui le cose tendono a prendere il verso storto.

 

Il nostro Genoa, stretto tra molti impegni, ha accusato oggi ancora nuovi infortuni. Si aggiungono così, alle difficoltà di stare in campo dovute al rapido succedersi di tante partite, continuative riduzioni dei giocatori disponibili.

 

 



Questa volta è toccato, circa alla mezz’ora di gioco, prima a Criscito e subito dopo a Biava, accusare malanni muscolari e farsi sostituire.

 

Di conseguenza, possiamo oggi parlare delle vicende di questa partita persa contro i bianconeri di Udine; della formazione iniziale, che giocoforza non poteva  essere la migliore, e dell’incidenza di queste obbligate sostituzioni premature sull’andamento della gara.

 

Ma più ci sembra oggi importante ragionare sui possibili effetti di questa sconfitta nel periodo più ampio del nostro inizio di stagione.

 

La nostra squadra, come tutte, ha bisogno di serenità e fiducia. Già abbiamo ascoltato voci discordi a proposito della sua conduzione e delle sue possibilità.

 

E’ il momento che noi sostenitori ci stringiamo attorno al nostro club, serenamente considerando i limiti e le obiettive difficoltà nel far fronte in un tempo a diverse competizioni; e che mai si dimentichi il grande cammino fatto negli ultimi anni, né il valore delle persone che ci conducono ad un futuro dignitoso che risponda alle attese del popolo genoano.

 

Parliamo dunque brevemente di questa sconfitta, che è soltanto una piccola tappa del nostro cammino e non deve turbare la continuità e la progressione del lavoro del club  rossoblù.

 

Il Genoa ha messo in campo un telaio molto solido, che è riuscito a contenere ogni impeto d’attacco dei friulani. All’attacco ha fatto poco, ma poco o nulla, per una lunga fase della gara, ha fatto in avanti l’Udinese, anch’essa preoccupata del nostro gioco offensivo potenzialmente pericoloso.

 

Tra le rare occasioni di segnatura, spicca l’episodio di un fallo di mano di un difensore udinese, all’inizio della ripresa: la punizione esterna all’area, comandata da Trefoloni, è stata una decisione certamente sbagliata, perché l’intenzionalità alla TV mi è sembrata dubbia ma il contatto tra braccio e pallone era dentro l’area. 

 

Negli ultimi venti minuti in molti dei nostri giocatori emergeva la stanchezza. Quello che sembrava essere un equo pareggio per 0-0 veniva rotto a 10’ dalla fine per un errore nelle marcature dei nostri difensori centrali, che si lasciavano sfuggire libero in area l’abile Di Natale, il quale, ricevuta palla, con una fine svoltata la poteva piazzare d’esterno in porta.

 

Le condizioni in campo non ci lasciavano più sperare in una nostra rimonta.

 

E ora raccogliamo i cocci e andiamo a Valencia. Spero tanto, e così deve essere, in una nostra prestazione forte e sicura.

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

 







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