Al Genoa il risultato sfugge
Data: 25/10/2009 21.46
Argomento: il Grifone in campo


 

 

Cagliari C.                                  3

(10' II t. Biondini;  34' Nené, rigore;  43' Lazzari)

 

Genoa  C.F.C.                            2

(21’ I t. autorete Dessena;  14' II t. Floccari)

 

 

Secondo il regolamento di gioco, i capitani sono collaboratori dell’arbitro; a squadre schierate, arbitro e capitani si stringono la mano, come per dichiararsi reciproca stima.

 

Nella prima azione portata a fondo, l’arbitro ammonisce il capitano per aver cercato maliziosamente di ingannarlo con una caduta; la stima se ne è andata.

 

Ma anche il capitano, Rossi, ritrae la propria stima dell’arbitro: innocente, gli è stata addossato non un semplice fallo, ma una mancanza di moralità.

 

 



L’arbitro Gava ha così distrutto in pochi minuti le basi di una collaborazione considerata utile dal regolamento stesso.

 

Il prosieguo della partita lo vedrà protagonista, oltre a tutta una serie di errori, di una conduzione priva di autorità e prestigio.

 

Il disordine si è comunicato, o forse vi allignava in partenza, al gioco delle squadre. Per un buon tratto il Cagliari si manteneva all’attacco ma senza combinare buone azioni.

 

Povero Grifone bistrattato, rabberciato, timido, preoccupato, contratto: badava a difendersi. Ma, visto che la cosa gli riusciva bene, ha cominciato a impadronirsi della gara, avendo tratto fiducia da un’autorete da deviazione su punizione di Mesto. A fine del primo tempo il Cagliari faceva l’unica prodezza spettacolare della partita con un tiro violento che rimbalzava dalla traversa alla linea di porta. Così salvato, il Genoa nell’intervallo era in vantaggio 1-0 con una vena di ottimismo, nonostante l’infortunio di Juric.

 

Nel secondo tempo dilagavano disordine, nervosismo, errori dell’arbitro, le decisioni del quale sono state vessatorie nei nostri confronti. Su di esse stendo un velo pietoso; chi legge certo già sa del gol in fuorigioco, del rigore seguito dall'espulsione, di varie imperfezioni.

 

Il Genoa a sua volta ha segnato due porte con alquanta fortuna e non ha dato un’impressione di solidità in difesa. E’ una squadra convalescente da una serie di avversità. Tuttavia almeno il pareggio, pur nell’aridità del suo gioco, era un conseguimento logico.

 

Sottili, delicati sono spesso gli elementi che fanno di una partita un avvenimento razionale, elegante, ben giocato. Oggi le due squadre non hanno raggiunto questo piacevole obiettivo.

    

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

  







Questo Articolo proviene da Genoadomani
http://www.genoadomani.it

L'URL per questa storia è:
http://www.genoadomani.it/modules.php?name=News&file=article&sid=2518