Cuore, carattere ed orgoglio e torna la vittoria!
Data: 29/10/2009 08.13
Argomento: il Grifone in campo


 

Genoa        2     ( 43’ Palladino ; 73’ Mesto )

Fiorentina   1     ( 63’ Marchionni)

 

Anche un pizzico di fortuna ed un arbitraggio che non ci ha penalizzato nei pochi episodi dubbi, come spesso avvenuto sinora, consentono al Grifo di ottenere un’importante vittoria.

 



Non mi sono mai piaciuti gli aridi numeri, non amo le statistiche e di solito non le leggo neppure.

Ieri sera, però, mi ha fatto riflettere l’osservazione puntuale dell’amico Riki che faceva notare che questa squadra, tanto bistrattata in questo periodo non certo esaltante, ha fatto circa gli stessi punti dello splendido Genoa dello scorso campionato.

Di più i nostri amici dell’altra sponda cittadina (qualcuno si è mica montato un po’ la testa?), quando  non affondano di brutto, ci consolano dicendo beh, in fondo quest’anno le parti si sono invertite: noi bene, Voi Europa, tante partite, tanti infortuni e sotto sotto sorridono, insomma un po’ per uno in braccio alla mamma.

NO! Attenti che sì l'Europa, la stanchezza, gli infortuni, la sorte, a volte gli arbitri, ecc. ma più o meno allo stesso punto della stagione il Grifo ha fatto parecchi punti in più di quanti ne avevano fatti loro nello stesso periodo, forse otto o nove in più, peppia!

Ecco solo per far notare che certi atteggiamenti un po’ isterici di chi urlacchia troppo presto al lupo al lupo (magari non aspetta altro), oltre ad essere tipici delle persone un po’ insicure di per sé, sono intempestive e fuori luogo.

Se proprio si vuole fare assimilazioni, credo che l’esempio cui guardare sia semmai quello dell’Udinese dello scorso anno che in una situazione alla fine ben peggiore della nostra (e forse con qualche infortunio di meno, a parte Di Natale) ha vissuto senza isterie, anzi con fermezza e serenità il suo periodo nero e poi ne è uscita piuttosto bene.

Certe decisioni come ad esempio la sostituzione del tecnico, che quelli più insicuri ed un po’ isterici cominciano a sbandierano alle prime difficoltà, sono da valutare con grande prudenza visto che, salvo pochissimi casi eclatanti d’inadeguatezza, il più delle volte hanno un effetto effimero e transitorio e spesso, vedi ad esempio il Toro, ma non solo, si finisce per ritornare sui propri passi, di più si finisce male.

Venendo alla cronaca come non dire che il calcio è materia d’esperti veri e non consente semplificazioni.

Quando ho visto Modesto contro Jovicic tra me e me ho avuto qualche perplessità: hai, hai ho pensato, questi ora ci massacrano.

La stessa cosa deve aver pensato l’allenatore dei viola, certamente uno dei migliori sulla piazza, quando ha deciso per il "tridente".

Ed invece no, per lo slavo Gasperini aveva preparato un’adeguata “gabbia”, ma soprattutto è stato proprio da quel versante che il Genoa ha costruito la sua vittoria.

Bravo Modesto che ha finalmente tirato fuori gli attributi ed ha consentito al oramai classico modulo “Gasperini” di esaltarsi come raramente abbiamo visto quest'anno (parlo del gioco).

A tratti abbiamo rivisto il nostro Genua, quello che ci ha tanto divertito in questi anni “gasperiniani", ma soprattutto con la scelta del tridente da parte dei viola a centrocampo non abbiamo patito come altre volte, anzi Milanetto ha forse giocato una delle sue partite più positive della stagione.

La riprova è stata che, subentrato Marchionni a Jovetic, la Fiorentina ha iniziato a metterci abbastanza in difficoltà.

Per qualcuno, se la Fiorentina avesse da subito scelta questa soluzione, sarebbe stata molto più dura, ma con i se non si va da nessuna parte  e godiamoci il ritorno alla vittoria con tanti saluti ai “gufi”.

Bello il gol di Palladino, che c’era andato vicinissimo poco prima, grande l’assist di Palacio che ha messo il solito velocissimo Mesto in condizione di segnare ancora una rete decisiva.

Palacio poi non ne ha indovinate molte altre di giocate, anzi, ma con quel gesto ha mostrato tutta la sua classe ed è stato determinate, giusto riconoscerglielo, come un bravo convinto va riconosciuto ad Amelia che in più di una occasione ha salvato il risultato ed al solito concreto ed inesauribile Marco Rossi degno capitano e trascinatore.

Notevole, infine, lo spirito di gruppo evidenziato alla fine dal grappolo di giocatori tutti uniti ed abbracciati a festeggiare dimostrando che l’armonia e la compattezza all’interno dello spogliatoio non sono venute meno dopo gli ultimi risultati non favorevoli.

Conclusione di una bella serata in cui anche il sostegno del pubblico rossoblu è stato straordinario, davvero il dodicesimo giocatore in campo.

Ragazzi calma e gesso e magari alla fine, se poi come stasera anche la sorte torna un po’ dalla nostra parte, magari ci si rende conto che …

Alè!

Giancarlo Rabacchi

  


 







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