''Icone'' del bene e del male
Data: 27/12/2009 11.51
Argomento: dalla redazione


 

 

Un po’ di tempo fa era il Presidente ad essere nel mirino, per lui processi alle intenzioni, ogni mezza parola detta subito rigirata a proprio comodo per dare addosso ed avanti di questo passo.

Ora pare diventato l’oracolo, l’icona del bene: complimenti a lei Presidente.

 

 



Tutto "un lingua in bocca", un Presidente faccia lei, non dia ascolto a nessuno, meno che meno al suo allenatore, ma non solo.

Non manca neppure anche più di un caritatevole consiglio come stia attento a spendere troppo tanto poi ... quello glieli manda in panchina e si svalutano.

Credo che la coerenza non sia proprio il pezzo forte di qualcuno…

Inseguire queste sottospecie di “gossip” dubito, tanto per cominciare, sia il modo migliore per approcciarsi all’ormai imminente mercato di riparazione del calcio che ufficialmente apre il 2 gennaio p.v., ma che, more solito, sta già da tempo scaldando i motori.

Non pare, poi, di trascurabile rilevanza domandarsi se e di quanto l’eliminazione dalla EL abbia ridotto il “budget” disponibile e, forse, lo stesso entusiasmo di fare.

Con tutta l’umiltà possibile (le categoriche ed un po’ boriose certezze lasciamole ai soliti “sapientoni”) non mi sono mai aspettato miracoli da questa sessione di mercato calcistico, dove più spesso si provano a riciclare i giocatori che non sono andati bene, mentre quelli bravi, salvo casi eccezionali, chi li ha se li tiene ben stretti o li devi pagare molto salati.

Sarà banale e scontato, ma nove su dieci è sempre andata così.

Che fare allora: lasciar perdere, no, O.K. proviamoci e speriamo d’essere, oltre che bravi, anche fortunati.

La vita vissuta insegna che, per lo più, a gennaio sono arrivate “ciofeche”, un certo anno, per la verità, arrivò anche un certo Milito, l’eccezione che conferma la regola.

Come contrappeso ricordo l’anno del ballottaggio Jeda (...Crotone !?!)- Wilson, nessuno dei due fenomeni, ma quello scelto si rivelò davvero impresentabile (e se non sbaglio fu l’ultimo consiglio che Preziosi accettò da Gaucci Junior).

Sinora la cosa più intrigante sentita è l’acquisto, che sarebbe praticamente già definito, di un nome mai fatto sinora.

Sarebbe bello fosse vero, anche e soprattutto per il metodo di lavoro improntato alla massima discrezione e, possibilmente, alla concordia ed alla condivisione.

A centro campo siamo stati falcidiati dagli infortuni, molti si sono già ripresi, ma a dirigere le operazioni resta, comunque, il solo “straordinario” Milanetto che non basta, non ce la può fare.

Li siamo, probabilmente, davvero costretti a fare qualcosa.

Pare questo "qualcosa" sia Fernando, di cui tanto bene si parlò in occasione della sfida Bordeaux – Juve dove vinse alla grande il duello con il connazionale Felipe Melo.

Speriamo che il Bordeaux, attualmente in testa alla classifica del campionato francese, accetti, non si sa bene per quale motivo, (prossima scadenza contrattuale?) di privarsi di una pedina tanto importante.

L’attacco rossoblu poi, sia pur molto prolifero, non convince e la stessa difesa, pur ricca d’individualità notevoli, subisce troppo.

Pare si cerchi di trovare modo d’ovviare ad entrambe queste situazioni.

Non sarà facile, ma magari sono il …”solito genoano” un po’ pessimista per indole e, del resto, non è questo il mio mestiere, per loro sì e, dunque, che si diano da fare.

Ultima notazione, si diceva del "budget" disponibile.

Credo che sarà, anche un po’, il metro di misura per valutare le effettive ambizioni della Società.

Immagino sarà adeguato alle esigenze, speriamo, magari, anche un po’ di più.

Alè!

Giancarlo Rabacchi







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