Show Palacio Parma KO
Data: 18/04/2010 19.44
Argomento: il Grifone in campo


 

 

 

Parma        2     (s.t. 14’ Zaccardo; 16 Bocchetti a)

Genoa        3     (p.t 33’ Palacio; s.t. 6’ Palacio, 32’ Fatic)

 

 

Fatic, appena entrato, risolve al Tardini: finisce 3-2 dopo rimonta gialloblù da 2-0 a 2-2.

 



Partita un po’ “matta” della serie genio e sregolatezza che, malgrado e dopo le tante occasioni propizie mancate nelle relativamente facili partite precedenti, offre al Genoa un jolly per rientrare in EL.

Una gara folle, dicevamo, perché succede di tutto, doppio vantaggio rossoblù, grandi parate di Scarpi che poi però, con un’uscita fantozziana, consente ai ducali di riaprire la gara.

Completa l’opera Bocchetti, ancora una volta uno dei migliori in campo che, pero, senza assilli e/o disturbi avversari di sorta, anziché liberare un pallone oramai innocuo, inopinatamente, di piatto (ma perchè?), la mette nell'angolino a porta vuota e si vede chiaramente un compagno che basito gli chiede cos’ hai combinato?

Capolavoro dell'assurdo.

Un po' come la susseguente espulsione di Guidolin che protesta senza motivi apparenti e appoggia le mani sul petto dell'arbitro.

Come si temeva Moretti non ce la fa ed il Gasp per la fascia sinistra preferisce il “destro” Tomovic al mancino Fatic.

Mossa azzeccata perché il primo serbo da il bianco risultando molto positivo e concreto, una vera spina nel fianco dell’ex nazionale Zaccardo (molto meglio ad attaccare che a contenere).

Peccato che Palladino faccia abbastanza fatica ad entrare in partita,  spreca anche parecchio, ma poi anche lui trova modo di riscattarsi propiziando alla grande il raddoppio di “codino” Palacio che, con la doppietta al Tardini, diventa il capo cannoniere della squadra.

Come spesso ci ricorda Franco Venturelli, writer e scrittore autorevole di cose rossoblu, il calcio fa parlare e fa tacere.

Francesco Baccini cantante di successo e supertifoso del Genoa, un po’ impietosamente scriveva di scelte estive discutibili: via Ranocchia e Bonucci, tenuti Fatic e Tomovic.

Più che evidente e lapalissiano per quello che si era visto sinora, quasi da senno di poi, invece no, "Mago" Gasperini ad un certo punto, inserisce Fatic  al posto di Mesto e fa di nuovo la scelta giusta visto che i rossoblù sulla sinistra, dove avevano sfondato spesso, sia nel primo che nel secondo tempo con Tomovic, un autentico treno, con l’altro serbo trovano addirittura il gol partita.

Di più Fatic dopo ci mostra un’immagine di se abbastanza differente dal giocatore piuttosto timido ed impacciato visto sinora ed insieme al superlativo Tomovic rimette in discussione anche le teorie del bravo cantante genoano.

Varrebbe la pena, classifica permettendo, offrire altre opportunità a questi due ragazzi serbi che probabilmente proprio scarsi non sono, poi con quei due fisicacci, oramai così importanti nel calcio moderno, se esplodessero definitivamente…

Altra considerazione inevitabile è che Crespo e Lucarelli nello svelare i segreti del Genoa all’abbastanza isterico Guidolin devono aver dimenticato qualcosa d’importante perché il Genoa la partita la ha vinta molto più facilmente di quello che non dica il risultato.

I soliti errori di troppo, oltre che regalare all’avversario l’illusione della rimonta, non ci hanno permesso di segnare altri gol praticamente fatti e trasformare la vittoria al Tardini in un trionfo ad esempio come nel derby d’andata.

Ultima notazione, sarà per una mia simpatia innata nei confronti del ragazzo, ma con Acquafresca il Genoa torna a mostrare un gioco offensivo decente e concreto.

Mi piace come si muove, difende la palla e come fa salire la squadra, difficilmente sbaglia un appoggio, mi pare fatto con uno di quegli “stampini” non molto differenti rispetto a quello che hanno usato per Criscito, giusto credergli e dargli fiducia.

Siamo, intendiamoci, ancora lungi dal top del suo rendimento, ma credo proprio che questo giocatore ci regalerà tante belle soddisfazioni per diversi anni.

L'uomo partita, doveroso sottolinearlo in conclusione, è Rodrigo Palacio, autore della doppietta che aveva lanciato il Genoa sul 2-0.

L'argentino è spietato, in occasione delle due reti.

Nella prima sfrutta un buco in stereofonia di Zaccardo e Paci e supera Mirante con un destro a giro, mentre sulla seconda sfrutta una corta respinta di Mirante su tiro a colpo sicuro di Palladino che aveva ipnotizzato la difesa emiliana una delle sue solite magie con il classico passo doppio.

Gasperini, oltre a Fatic, azzecca anche il cambio di Sculli al posto di Palladino.

Questione di panchina lunga, in quest’occasione anche più lunga dell'avversario.

Il Parma di riserve decenti, a parte Bojinov, non ne ha ed il fiato viene a mancare nel finale agli uomini di Guidolin che salutano i sogni europei, mentre il Genoa può ancora sperare.

Dopo un’annata come questa lasciatemi dire che sarebbe il massimo!

Alè!

Giancarlo Rabacchi







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