Fratelli d’Italia
Data: 23/06/2010 16.54
Argomento: dalla redazione


 

Azzurri in campo, dunque, per una sfida decisiva.

E per la prima volta “all’opposizione” nei confronti di un vasto schieramento che confusamente spinge l’Italia verso nuovi inquietanti orizzonti.

 

 

 



L’inno di Mameli è già stato, inaspettatamente, sulle prime pagine dei giornali, e mentre non si è ancora spenta l’eco delle discussioni sulla tessera del tifoso e il taglio dei soldi in tasca ai giocatori ecco Bossi, abituato a crearsi consenso rimestando il peggio in fondo ai cuori, lanciare l'astuto insulto: "ladri di partite!"

 

Questo accentua l’ostilità fra la Lega e la nazionale, ma in realtà c’è di più.

 

L’essere italiani è un valore in declino, nel momento in cui in tutta Europa fioriscono identità locali dall’improbabile passato e dall’incerto futuro e in Italia il duro confronto con le conseguenze di una globalizzazione sfuggita al controllo della politica mondiale porta a non dare significato e importanza a una drammatica partita che si gioca a Pomigliano, nella quale si schiera con le parole d’ordine degli anni ’20 il ministro autore di una manovra economica che fa pagare dazio ai down.

L’essere italiani è un valore in declino nel momento in cui stanno per essere stabilite per legge tutele al malaffare, mentre al malaffare l’Italia sta soccombendo.

 

In questo scenario complicato il Genoa attraversa un altro passaggio della sua storia, che si intreccia con quella di Genova, dell’Italia e dell’Europa, dalla quale trae le sue origini e il suo nome.

E noi, che di quelle origini e di questo nome abbiamo l’orgoglio di essere custodi, non possiamo che augurarci un futuro nel quale questo sfarinamento si arresti, la legalità e le regole riprendano forza, la società e il calcio che ne è così tanta parte siano più praticabili alla gente perbene.

 

E se il successo degli Azzurri può aiutare questo esito, allora “alé azzurri!” e via con “Fratelli d’Italia…”.

 

voce sommessa

 

 

 

 


 






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