''Il più grande spettacolo'' di amico_fragile
Data: 08/08/2011 15.12
Argomento: l'opinione


 

Il più grande spettacolo dopo il big bang siamo noi ... dice una canzone di Jovanotti ... il genoano la pensa diversamente:
Il più grande spettacolo, dopo il Genoa, è il big bang.
Siamo così noi e, nonostante l'era della globalità, manterremo sempre la nostra specificità.

 



Siamo tante cose. Guardiamo il mare, pensando a cosa c'è oltre l'orizzonte. Osserviamo i monti, sapendo che, superate le cime, c'è la pianura che ti può offrire molte più opportunità rispetto agli angusti spazi della nostra bellissima terra.
Terra che spesso consideriamo matrigna, salvo poi averne una nostalgia tremenda quando siamo lontani, come diceva il "maestro", Faber.
Riteniamo riduttivo considerarci tifosi. Siamo un Popolo. Lo sappiamo da sempre, ma è stato un uomo che veniva da lontano a dircelo, in modo semplice e concreto, ma straordinariamente convincente, come sapeva essere l'amato Prof.
Ne abbiamo viste di tutti i colori. E quello che non abbiamo visto ce lo raccontano quelli che sono più grandi di noi, perché noi siamo una comunità con forti legami familiari, laddove la famiglia ha confini molto più estesi rispetto a quelli delle mura domestiche. I genoani vivono su una penisola eternamente sospesa tra passato, presente e futuro.
Il passato è un grande libro che ci racconta una meravigliosa storia. Un insieme di vicende che vanno dalla gloria alla tragedia.
Un avvicendarsi di epoche che, a prescindere dai risultati, non hanno mai visto venire meno l'orgoglio della nostra gente. Perché noi non siamo legati solo all'epopea dei nove scudetti, come stoltamente hanno pensato per decenni quelli che, nella nostra stessa città, hanno fatto una scelta sbagliata, indirizzando le proprie simpatie ad una squadra dai colori confusi. No, i genoani hanno vissuto con fierezza tutte le vicende del proprio Club, anche quelle più tristi.
Ricordo le parole di un fratello un po' più  anziano, nell'area di sosta di un Autogrill, il quale raccontava ad un manipolo di ragazzi che si recavano a Ravenna, per seguire il Grifone nella prima partita di Serie C, sul finire della terribile estate del 2005,  la prima esperienza nella terza serie, vissuta nel 1969-70.
Ebbene, dalla sua bocca non usciva  né tristezza, né angoscia, ma l'incredibile ricordo di un'annata che "tutto sommato, fu divertente".
Mi piace pensare che quelle parole abbiano dato sollievo a quei giovani, angosciati da una condanna sproporzionata.
Noi siamo quelli del "più mi tradisci, più ti amo". Ma questo non vuole dire che i genoani amino soffrire.
Lo sappiamo fare, certo, perché l'amore comporta anche sofferenza. Ma nessuno di noi, credo, neppure il più pessimista, ha smesso di sognare. Non l'abbiamo fatto neppure negli anni più bui, quelli che ci stavano portando al fallimento. Non avrebbe certo senso farlo adesso che il nostro Club occupa un posto importante nell'ambito del calcio nazionale. 
Succederà ! Molti di noi ne sono convinti. Alcuni lo ritengono un sogno (quasi) impossibile, altri hanno persino "paura" a pensarci. Ma succederà! E non si tratta solo del desiderio del viaggiatore che, in fondo, ama più il percorso che la meta.
E' piuttosto la consapevolezza che "deve" accadere, perché è giusto così. Non importa quando, ma, per le ragioni che ho tentato di spiegare prima, lo vivremo tutti.
Alè Genua! 

amico_fragile

 







Questo Articolo proviene da Genoadomani
http://www.genoadomani.it

L'URL per questa storia è:
http://www.genoadomani.it/modules.php?name=News&file=article&sid=2806