L'apparizione (verticale)
Data: 22/09/2011 11.19
Argomento: il Grifone in campo


 

 

Genoa C.F.C.                                  3

(29’ Palacio; 33’ I t. Palacio; 34’ II t. Constant, di testa)

 

C. Catania                                       0

 

 

Gli spettatori, che avevano lasciato lo stadio perplessi dopo il pareggio contro l’Atalanta, sottovalutata, questa volta se ne sono tornati a casa contenti, con la fiducia che il Grifone sia bene incamminato, e sul campo hanno cantato e applaudito.

 

Si richiederebbe una spiegazione di questo sensibile cambiamento in meglio.

 

 



Come spesso nel calcio, non è facile; anzi, facile è accumulare un fastello di spiegazioni dove sta nascosto il motivo-guida.

 

Si era detto che contro l’Atalanta la mediana non sapeva attaccare e non sapeva difendere.

 

Ieri la mediana, fortificata fisicamente, in blocco col reparto arretrato ha saputo difendere e inoltre ha migliorato la trama dei palleggi.

 

Abbiamo ammirato della squadra la coesione e la volontà dei giuocatori. La condizione morale dell’intero gruppo ci fa ben sperare per il prosieguo.

 

Sono tentato di dire però che non è stata una partita dominata. Il Genoa non ha imposto al Catania un superiore schema di giuoco, non lo ha irretito con una geometria di passaggi di scuola capaci di produrre, alla loro conclusione, il fatto determinante dell’uomo libero nell’area avversaria. Dal punto di vista del confronto tra le strutture tra le due squadre, il Catania non è stato piegato, ha bene sostenuto discreti tratti della partita.

 

Il Genoa nell’equilibrio ha prevalso per il valore dei giuocatori.

 

Arriviamo quindi a parlare di quello, tra i giuocatori, che ha portato una capacità nuova.

 

Cristóbal Jorquera nella fase iniziale del confronto mostrava la sua disabitudine al nostro costume calcistico. Si vedeva il suo sforzo di applicarsi alla “fase difensiva”, ma, marcato strettamente, faticava a trovare la posizione opportuna e vagava a centro campo, girando a vuoto, senza toccar quasi palloni.

 

Un grande giuocatore non ha bisogno di fare molte cose. Può bastare una sola giuocata a rendercelo memorabile.

 

L’occasione arrivò. Il suo talento si vide, d’un sùbito abbagliante.

 

Abbiamo acquistato il giuocatore che mancava a questa squadra, il giuocatore capace di sostenere il dialogo tecnico fino e sottile col grande Palacio.

 

Abbiamo assistito ad un inizio.

 

*      *      *    

 

La fase iniziale della partita, equilibrata con prevalenza del Catania, scorre senza episodi emozionanti. Soltanto al 26’ Frey ribatte di pugno due forti tiri consecutivi: parate di effetto ma non difficili. Il Genoa prepara il contropiede?

 

29’: lunghissimo e preciso traversone di Veloso verso sinistra all’isolato Palacio, che arresta a cucchiaio (una meraviglia) e in contrasto stretto supera il suo marcatore e il portiere in uscita e colloca nella porta del Catania, ora non più inviolata.

 

32’: morbido allungo di Jorquera a Caracciolo, preceduto di poco dal portiere Andujar.

 

33’: improvviso perfetto lancio di Jorquera a Caracciolo che parte in solitudine verso la porta. Il portiere in uscita gli leva la soddisfazione di una segnatura prevedibile ma da terra Caracciolo riesce ad indirizzare, debolmente, verso il gol: due avversari rinvengono e debolmente respingono all’indietro dove si è materializzato Palacio l’implacabile, che fa 2-0.

 

Così in due azioni di contrattacco il Genoa sembra aver risolto la partita.

 

45’: azione conclusa da un tiro di Palacio, defilato, parato molto bene.

 

46’: tiro alto di Veloso.

 

47’: da Jorquera a Caracciolo, fermato da un fallo al limite.

 

L’intervallo viene deliziato dall’Ignobile. Ci annuncerà che “a Milano Milan Udinese Milan uno a zero”, messaggio criptico per cui bisogna ricorrere allo schermo.

 

Aggiunge poi che in caso di scavalcamento della griglia ... dopo la partita, la partita verrà sospesa. Questo è una misteriosa informazione che già abbiamo imparato.

 

Precisa poi che è vietato introdurre tamburi; invece i tamburi nella Nord hanno battuto per tutto il primo e il secondo tempo.

 

La ripresa comincia col Catania che piazza due pericolosi tiri che finiscono a lato, al 1’ e poi al 5’ su corner.

 

12’: secco paletto di Constant e notiamo che da quel momento il suo apporto migliora.

 

30’: pericoloso tiro di testa del Catania, fuori.

 

32’: bel gol annullato di Suazo del Catania, per fuoriguoco.

 

33’: Jorquera lascia il campo applauditissimo.

 

34’: invitante centro di Palacio, Constant sottoporta segna facilmente di testa, con precisione, il gol del 3-0. L’Ignobile esulta.

 

Finita la partita, ci rivediamo con gli amici al Little Club. Sbaglio, o siamo primi in classifica?

 

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

 







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