Una situazione aggravata
Data: 23/04/2012 00.52
Argomento: il Grifone in campo


  

Genoa C.F.B.                         1

(37’ II t. circa: autorete Del Grosso)  

 

A.C. Siena                             4

(17’ I t. Brienza [autorete Gilardino?]; 19’ Destro;

37’ I t. Brienza; 4’ II t. Giorgi)

 

 

I rossoblù cominciano la partita con autorità e organizzano una serie di manovre pressanti. I bianconeri si difendono combattivi, con un impegno non esente da una certa fallosità.

 

 



3’: Palacio raggiunge e centra una palla dalla linea di fondo, contrastata da un avversario che manda in angolo. L’infelice guardalinee Tonolini segnala il fuori. L’arbitro Tagliavento sembra accordarsi ma poi comanda giustamente il corner. Telecomunicazione? Non lo sappiamo e bravo Tagliavento.

 

9’: Palacio abbassa ma manda fuori, di testa su corner, un pallone invitante da corner.

 

12’: punizione alta di poco di Bovo (un altro calcio fermo da ottima posizione è stata calciato di poco a lato).

 

13’: forte tiro di Biondini fuori di poco.

 

Il guardalinee Tonolini continua a fare le sue segnalazioni soltanto al seguito delle decisioni di Tagliavento.

 

Tagliavento arbitra bene, salvo una lieve tendenza a fischiare solo in favore della difesa nelle numerose mischie in area senese.

 

Ci siamo soffermati sulla fase iniziale, che ha visto il Genoa padrone del campo e il Siena poche volte in avanti e non pericoloso.

 

17’: sorprendente e completa svolta della partita. Questa volta è il Siena a fruire di una punizione larga da destra: la palla sorvola l’area di porta e finisce in gol dall’altra parte, Frey fermo forse vittima di una deviazione.

 

La rete subita ha un evidente effetto deleterio sui giocatori rossoblù, che cadono preda di ansia, tanto che il Siena prende campo e riesce ancora a segnare subito dopo.

 

L’arbitro Tagliavento rimprovera e allontana Rossi che era andato per soccorrere un avversario rimasto a terra. 

 

Tiro fuori di poco di Kucka.

 

Errore del guardalinee Tonolini che segnala un fuorigioco inesistente.

 

37’: terzo gol del Siena con un tiro basso preciso,

 

47’: errore di Rossi che tira a lato a porta scoperta.

 

Considerazioni nell’intervallo: il Siena ha preso a sfoderare manovre agili e fluide, mentre il Genoa è andato in confusione.

 

Ripresa.

 

4’: subito il quarto punto del Siena, con un tiro diagonale da destra che sorprende Frey, contro una difesa sbandata.

 

7’: ottima parata di Frey di piede.

 

8’: avviene qui l’interruzione della partita, in conseguenza di qualche fuoco d’artificio gettato sull'erba e da una minaccia di invasione di campo da parte di un piccolo gruppo di spettatori nerovestiti ammassati sopra e intorno l’imbocco degli spogliatoi, lato distinti. Sembrano accorsi in parte dalla gradinata nord.

 

Atleti e arbitri si ritirano sotto la tribuna e comincia una strana trattativa tra gli spettatori e varie persone in campo, con la polizia che si schiera lì avanti sul prato restando passiva.

 

Questa fase dura circa tre quarti d’ora con vari episodi che esulano da un racconto sportivo, che troverete ampiamente commentati nei nostri “pensieri in libertà”.

 

Non è stato uno spettacolo edificante, anzi certamente dannoso, sia al senso dello sport che alla nostra dignità. Ora non resta, a tutti i veri Genoani, che stringersi accanto alla nostra squadra nelle prossime decisive 5 partite che rimangono.

 

Dopo che arbitri e giocatori del Siena sono rientrati negli spogliatoi, infine la situazione si sblocca: essi rientrano e la partita riprende.

 

Ma il gioco non dice più molto. Il Genoa continua a lottare all’attacco con impegno, lo stesso impegno che non è mancato nell’intera gara.

 

Un tiro di Jorquera poco pericoloso, parato; un altro, alto. Un intervento di Palacio di testa vicino al palo e un suo tiro rimpallato. Una deviazione di testa di Gilardino. Ottiene infine il gol del 4-1 su azione di Palacio e centro deviato da un difensore.

 

Non a caso, la cronaca che abbiamo fatto contiene un elenco di azioni rossoblù. Il Siena ne ha prodotte meno, però ha manovrato con superiorità di idee e di sistema di giuoco.

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 







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