Terza sconfitta senza sfigurare
Data: 17/03/2013 20.38
Argomento: il Grifone in campo


 

 

Fiorentina  3    (pt. 33’ Aquilani; st. 18’ Cuadrado, 32’ Cassani a.)
Genoa         2    (st. 13’ Portanova, 24’ Antonelli)

 

Un discreto Genoa esce sconfitto dal Franchi di Firenze dopo una partita, in particolare il secondo tempo, rocambolesca: risultato finale 3-2 che lancia i viola nella sfida Champion e lascia il Grifone impelagato nei fondi della classifica.

 

 

 

 



Le formazioni

Fiorentina (4-3-3): Viviano; Tomovic, Rodriguez, Savic, Pasqual; Aquilani (Fernandez 28’st), Pizarro, Borja Valero (Migliaccio 42’st); Cuadrado, Jovetic, Ljajic (Toni 28’st)
A disp: Neto, Lupatelli, Roncaglia, Sissoko, Mati Fernandez, Romulo, LLama, Migliaccio, Wolski, Toni, Larrondo
All: Montella

Genoa (3-5-1-1): Tzorvas; Granqvist, Portanova, Moretti; Pisano (Jorquera 1’st), Kucka, Tozser (Jankovic 1’st), Vargas (Cassani 28’st), Antonelli; Bertolacci; Immobile
A disp: Donnarumma, Stillo, Bovo, Ferronetti, Manfredini, Cassani, Rossi, Rigoni, Jorquera, Jankovic
All: Ballardini

Arbitro: Rizzoli di Bologna
Ammoniti: Antonelli (G) Bertolacci (G) Granqvist (G) Bertolacci (G) Valero (F) Jorquera (G)

Espulsi: Bertolacci (G) per doppia ammonizione 

l Genoa, reduce da due sconfitte consecutive senza sfigurare contro Roma e Milan, perde per infortunio in allenamento Frey e Borriello e per Ballardini diventa difficile tenere testa ai viola.


Arbitraggio abbastanza accertabile, anche se non mancano le recriminazioni per il primo gol viola quando al 33' Ljajic s’inventa uno slalom sulla riga di fondo, mette in mezzo una palla che Aquilani, dopo essersi liberato con una spinta di Granqvist, appoggia facilmente in porta da due passi.


Il Genoa accusa il colpo e la Fiorentina può chiudere subito il discorso. Jovetic prova il colpo dalla distanza parato, Pizarro lo imita e complice una deviazione centra la traversa con Tzorvas battuto.

 

Il 2-0 sarebbe stato il risultato più giusto vista la mole di gioco e le occasioni costruite dai viola.


Cambia musica nella ripresa, anche grazie ai cambi fatti da Ballardini: Jorquera e Jankovic si dimostrano in palla e capaci di dare al Grifone personalità, efficacia e pericolosità.

 

Pareggia meritatamente il Genoa al 14’ della ripresa con Portanova che incorna di testa un corner battuto, finalmente, in modo esemplare da Jorquera, dopo un autogol sfiorato da parte della Fiorentina con Savic.

 

É l'inizio di un'altra partita.

 

Incredibilmente succede di tutto in un quarto d'ora.

 

Tzorvas, che sino a quel momento aveva lasciato una, purtroppo ingannevole, sensazione di grande sicurezza, ci penalizza con un errore da dilettante.


Cuadrado sfrutta una papera e realizza il gol del 2-1.

 

Potrebbe essere il colpo di grazia per il Genoa che, invece, ha la voglia e la capacità di riagguantare i viola con Antonelli che sfrutta un appoggio di testa di Jankovic.


Il Genoa tiene botta, ma appena dopo la mezz'ora della ripresa facciamo harakiri con un doppio episodio negativamente decisivo.


Bertolacci, persa banalmente palla, per rimediare entra in ritardo su di un avversario e si guadagna il secondo giallo e con esso l’espulsione.


Appena sessanta secondi dopo, su calcio d'angolo, Cassani di schiena realizza il più classico degli autogol, quello dell’ex.


A quel punto, sotto nel punteggio e con l'uomo in meno, al Grifone non resta che alzare bandiera bianca, nonostante il calo dei viola che danno l’impressione d’essere abbastanza in riserva.


Pazienza, portiamo a casa la terza sconfitta, anche questa “dignitosa” e contro una squadra di vertice o quasi: nel calcio i verdetti non sono a punti, ma contano solo i gol e per ora la classifica piange.


Ora la testa è già alla prossima sfida, dopo la sosta per la nazionale, con il Siena al Ferraris dove ci giocheremo una gran fetta di salvezza.


Una partita che non evoca ricordi troppo esaltanti, anzi quasi una tradizione negativa, poche storie, da sfatare una volta per tutte.


Tocchiamo tutto quello che c’è da toccare e non aggiungiamo altro.


Alè Genua!


Giancarlo Rabacchi







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