Un Genoa ordinato cede alla distanza
Data: 26/08/2013 00.22
Argomento: il Grifone in campo


 

  

F.C. Internazionale                                 2

(29’ II t. Nagatomo; 47’ Palacio)

 

Genoa C.F.C.                                            0

 

 

Il Genoa si presenta al campionato nella formazione annunciata, in divisa bianca. L’Internazionale indossa la divisa tradizionale.

 

Capitano Portanova, il Genoa vince il campo e l’Internazionale dà il calcio d’inizio del campionato 2013/14.

 

 



Il giovane portiere Perin viene subito impegnato ma si dimostra bravo, al 4’ con un’uscita bassa e al 7’ con una deviazione alta.

 

12’: il primo corner di una lunga serie per l’Internazionale (oltre 10). Testata fuori.

 

Un minuto dopo anche il Genoa ottiene un calcio d’angolo.

 

La partita si svolge con ordine e con massima correttezza: si vedono due squadre che cercano di accampare il nuovo gioco del loro nuovo allenatore e cercano la manovra attraverso il fraseggio. La prevalenza è dei milanesi, che scendono in avanti con maggiori forze e qualità, ma il Genoa si contrappone bene e con una difesa disciplinata.

 

23’: finezza di Lodi a centro campo, nello scavalcare un avversario.

 

25’: pericolosa palla bassa di Jonathan che sfila davanti alla porta di Perin.

 

26’: finezza di Versalico, che palleggia e rinvia.

 

Tra il 33’ e il 38’ l’Inter tira altri 3 corner. Al 39’ il portiere Handanovic blocca il suo primo pallone, un traversone facile.

 

43’: su corner per il Genoa, Kuzka di testa manda fuori.

 

Il primo tempo ha lasciato l’impressione di un gioco scolastico e lineare da parte delle due squadre, senza episodi decisivi sotto le porte. Quindi un equo pareggio.

 

Nella ripresa la partita cambia subito aspetto, per iniziativa dei milanesi, evidentemente catechizzati negli spogliatoi. I loro contrasti sono più decisi e nell’affrontare l’avversario ricorrono anche al fallo. La gara diventa più aperta. Giocare si fa più faticoso e verso il 20’ si nota chiaramente che la capacità di reazione dei genovesi sta declinando. Diventa facile prevedere un finale in favore dell’Internazionale, come infatti sarà.

 

5’: incursione pericolosa di Gilardino, che non riesce a realizzare di testa.

 

5’: calcione di Giovanni-Gesù (Juan Jesus) a Gilardino.

 

10’: presa di Perin in uscita bassa.

 

13’: nuova occasione per il Genoa, ancora azione di Gilardino.

 

L’arbitro Guida fa ripetere un calcio d’angolo dell’Inter perché si spingevano ma senza prendere provvedimenti.

 

18’: Kuzca a terra colpito da un pugno ... di gioco.

 

23’: un altro brutto fallo.

 

28’: ancora si vede Gilardino.

 

Ma ormai la partita è dell’Inter, delle cui molte azioni non abbiamo detto: azioni che aspettano il colpo di fortuna.

 

29’: ecco il colpo di fortuna per i milanesi. Un centro da destra viene velenosamente deviato da Antonelli a spiovere verso il palo lontano. Perin è scavalcato, i difensori fermi (uno con le braccia alzate a chiedere un inesistente fuorigioco), sul palo arrivano due interisti che spingono in porta il pallone che forse sarebbe entrato lo stesso.

 

La reazione del Genoa non si può dire proprio inesistente. Neppure irresistibile.

 

33’: ennesimo fallo su Santana.

 

36’: su corner, di testa Icardi prende la traversa.

 

Di seguito, altri 3 corner per l’Inter, con un pericoloso tiro di testa di Ranoccha deviato da Perin ancora in angolo.

 

43’: Icardi sbaglia la girata.

 

47’: Palacio sfugge alla difesa e batte Perin in uscita disperata con un rasoterra diagonale.

 

48': l'ultimo fallaccio, di Guarin su Kuzca.

 

L'arbitro Guida, da Torre Annunziata, forse ha fatto un arbitraggio piatto, senza distinguere tra i falli di gioco più ... innocenti da quelli più protervi tutti di marca interista, e poco propenso a incidere in area di rigore. Il guardalinee Passeri in inizio di ripresa ha sbandierato due fuorigioco all'Inter forse inesatti.  

 

Senza dubbio l’Inter ha meritato di vincere la partita.

 

Con ciò, non potrei dire che l’Inter sia stata particolarmente brillante, anzi si trova ancora in una fase di costruzione.

 

La prestazione del Genoa la definirei onesta ma pallida. Il suo gioco d’attacco non ha mai trovato la foce di un tiro in porta. Il Genoa si è retto su una tattica di prevalente contenimento, o almeno questo è stato l’effetto delle forze in campo; tattica che ha avuto successo fino a quando ha avuto l’energia di contrastare a metà campo. Ha pesato, a favore dell’inter, il maggior calibro del reparto attaccante; ma anche la manovra d’insieme di questo, mentre l’attacco del Genoa al  confronto è stato più, come dire, sfilacciato.

 

Ma lasciatemi concludere anche per il Genoa con la stessa frase: anche noi siamo ancora in una fase di costruzione.

 

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

 







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