Il Sassuolo si presenta ma non raccoglie
Data: 06/01/2014 21.53
Argomento: il Grifone in campo


 

 

Genoa  C.F.C.                                            2

(28’ Gilardino, rigore; 45’ I t. Bertolacci)

 

U.S. Sassuolo C.                                        0

 

 

 

Le località non capoluogo di provincia le quali hanno portato una loro società a partecipare al campionato a girone unico di serie A, non sono moltissime. Il Sassuolo è l’ultima di queste in ordine di tempo.

 

Per noi genoani, che ci consideriamo depositari della storia del calcio italiano, è una doverosa introduzione alla partita salutare il manipolo di tifosi che sono arrivati ad agitare per la prima volta le loro bandiere neroverdi al nostro antico stadio.

 

 

 



Saluto che avremmo fatto fisicamente, di persona, senza il consueto protervo schieramento di polizia a impedire ogni diretta conoscenza amichevole. Ricorriamo dunque a queste righe per porgere loro i nostri auguri per la bella avventura sportiva.

 

Il Sassuolo non puö presentarsi con la sua tenuta ufficiale, tali sono le regole del calcio attuale, e ripiega sulla solita maglia bianca usata dagli ospiti, ornata da una sottile fascia evocativa di quei colori che furono portati per tantissimi anni dal Venezia e purtroppo scomparvero.   

 

Il Sassuolo vince il campo e il Genoa batte l’inizio contro la Nord.

 

Il Genoa fruisce di una serie di calcio d’angolo e al 6’ su uno di questi il portiere Pegolo respinge corto a bruciapelo: la palla resta a terra davanti alla porta e viene respinta in mischia serrata.

 

Il gioco si equilibra e anzi la migliore manovra è del Sassuolo, col tentativo di sfruttare gli spazi attraverso il suo attacco a due; ma non ha gli uomini, oggi, per superare la difesa rossoblù e impensierire Perin. Diverso è, di fronte a Pegolo, il peso di Gilardino e il lavorio inconcludente ma fastidioso di Konaté: le difficoltà della difesa ospite contro il tridente genoano sono evidenti.

 

Al 22’ arriva un’ammonizione per fallo si Gilardino: un piccolo avvenimento a cui non eravamo abituati. Al 28’ ne arriva un altro più consistente e credo eccessivo: un calcio di rigore assegnato dall’arbitro Gianluca Rocchi da Firenze, per una spinta impalpabile ai danni di Antonelli. Gilardino lo trasforma sparando all’incrocio dei pali, una esecuzione forse al di là del suo stile.

 

La partita si consuma nei rimanente del I tempo.

 

34’: pallone d’oro servito a Konaté che, solo in area i rigore, non trova come concludere.

 

37’: tiro basso diaginale di Manfredini a lato.

 

41’: girata di Giardino su centro di Konaté, deviata e uscita di poco.

 

44’: pronta non facile parata di Perin che alza in corner un colpo di testa ravvicinato di Missiroli.

 

45’: Bertolacci realizza il 2-0 con un tiro ravvicinato, contro Pegolo spiazzato, su centro di Konaté.

 

47’: altro pallone d’oro a Konaté libero, senza utile conclusione.

 

La ripresa aggiunge poco all’interesse della gara, salvo che nel finale: nella prima parte, una prevalenza di inconcludenti attacchi del Sassuolo.

 

32’: Fetfazidis, dopo un chiaro fallo ai danni del Sassuolo non fischiato, sfugge, mentre entra in area di rigore viene atterrato, Rocchi assegna la punizione fuori area: giudizio dubbio.

 

35’: fortissimo tiro basso di Marchese, fuori.

 

42’: ottima parata di Pegolo su Antonelli.

 

44’: nuovo rigore per fallo su Gilardino: Pegolo para il tiro di questi, poco angolato.

 

46’: mirabile parata alta di Pegolo su un pallonetto di Gilardino.

 

Finita la partita, Gilardino va ad abbracciare Pegolo.  

 

Evviva, il nuovo anno è cominciato.

 

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 







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