Vince un Genoa volitivo e ordinato
Data: 20/01/2014 01.32
Argomento: il Grifone in campo


 

 

Genoa C.F.C.                                            1

(38’ II t. Antonelli, testa su angolo)

 

F.C. Internazionale                                  0

 

 

Internazionale, in veste bianca, vince il campo e Genoa batte verso la Nord.

 

Già al 1’ Jonathan avanza all’ala destra, si presenta davanti a Perin e lo impegna con un tiraccio: Perin salva alzando e sarà la prima di una serie di parate notevoli per prontezza.

 

Piove intensamente, da molte ore. Chiazze d’acqua tra l’erba. La palla se viagga a terra ha insidiosi rallentamenti. Di frequente i difensori delle due squadre la spediscono in corner. All’attacco dei milanesi giocano due stelle, Milito e Palacio, e il nostro pubblico non puö non provare un senso di paura, se riescono a organizzare insieme una manovra spaziata.

 

 

 

 



Allora da qui cominciano le lodi all’organizzazione del Genoa. Quantunque la difesa si sia retta in notevole misura sul portiere, come premesso, che è stato bersagliato con quella palla bagnata, tuttavia l’Inter non ha avuto agevolezza nel liberare un attaccante in area rossoblù e non ha marcato lunghi momenti di superiorità di manovra.

 

Determinante merito dei giocatori del Genoa la grande volontà di combattere e la dedizione sempre intensa nel frenare e contrastare le iniziative avversarie.

 

Da una tale aggressività sono nate numerose azioni offensive rossoblù. Handanovic non è stato impegnato tanto severamente quanto Perin: considerazione che fa pensare ad una maggiore pericolosità dell’Inter come anche ad una migliore difesa del Genoa, di cui fa parte Perin – non l’unico dei nostri a meritare ammirazione. Ne dovremmo nominare molti; ci limitiamo a Di Maio come nuovo perno, calmo, autorevole e autore di tempestivi interventi anche delicati.

 

Un altro merito del Genoa è atletico: non ha mai allentato.

 

Note di cronaca per una partita equilibrata su un campo squilibrante.

  

24’: si trattiene il fiato per un forte tiro rasoterra di Palacio, da sinistra, che sfiora il palo opposto.

 

27’: il giovane esordiente Sturaro ha la palla utile in area avversaria ma ceffa il tiro.

 

Serie di corner a favore del Genoa.

 

39’: Da un corner, furiosa mischia davanti a Handanovic.

 

All’inizio della ripresa l’Inter sembra aver deciso di vincere la partita. Al 1’ un insidiosissimo tiro di Palacio va di poco fuori e alto. Il Genoa reagisce e tra il 6’ e il 7’ falliscono due pericolose azioni di Gilardino, che cerca di giocarsele personalmente.

 

La reattività del Genoa rende la partita piacevole e apertissima.

Al 15’ Gilardino tenta la realizzazione su centro di Versalico.

Al 19’ su lancio di Gilardino, Fetfazidis tira a parabola verso l’angolo lontano e qui Handanovic fa la sua unica parata difficile, forse quella difficilissima di tutte. 

 

Ora tocca a Perin impegnarsi in una serie ammirevoli di ribattute e prese. Al 22’ si salva in una paurosa mischia seguente a un violento tiro di Guarin. L’Inter attacca ma la palla non ubbidisce facilmente alle intenzioni.

 

Il Genoa ha l’arma di uno spirito superiore. Al 37’ Gilardino con un’azione in profondità tenta un tiro ravvicinato deviato da un difensore. Ancora azioni del Genoa sulla sinistra, ancora calci d’angolo (11 in totale per il Genoa) e infine la risoluzione della partita. E’ Antonelli che manda in porta contro la difesa milanese poco reattiva.

 

E’ finita, è la vittoria? Sì, la salva ancora Perin, al 44’.

 

Il Genoa l’ha voluta, fortemente.

 

Dell’Inter non si puö dire che sia stata sottomessa o abbia giocato in modo trascurato. Ha prodotto una certa supremazia complessiva di manovra e tiri pericolosi e ha giocato per vincere. Ha avuto episodi sfortunati per il suo attacco, composto di fuoriclasse forse non in buona forma. Sotto la pioggia e sul terreno difficile, l’Inter è caduta vittima del respiro di Marassi.

 

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 







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