Il Cagliari blinda la salvezza al Ferraris
Data: 19/04/2014 20.11
Argomento: il Grifone in campo


 

Genoa      1  (pt. 3’ De Maio)

Cagliari    2  (pt. 37 Sau; st. 36’ Ibarbo)

 

Per il Grifone concede al Cagliari la prima vittoria in trasferta e subisce il quarto K.O. consecutivo, non c’è verso, da quota 39 non ci si smuove.

 

Il pallonetto di Sau per l'1-1. LaPresse

 

 



Ancora una sconfitta alla fine di una partita abbastanza deludente. Fa arrabbiare questo Genoa double face, grandi prove contro le big, penso alla Juve ed al Milan, abbastanza deludente contro le squadre più alla sua portata.

Con il massimo della concentrazione e dell’impegno siamo in grado di esprimerci a buoni livelli e ci facciamo rispettare, se e quando vengono, invece, meno,  il livello scade e meno male che quota 39, alla quale pare si sia incatenati, è di tutta sicurezza (se non c’è ancora anche la matematica, manca pochissimo).

Incontrato a fine gara Silvestri, secondo portiere del Cagliari, ragazzo proveniente dall’Appennino reggiano, lui è nato nello stesso paese del mio genitore, non lontano dalla frazione di origine dell’olimpionico Giuliano Razzoli, quello che, per una volta nella vita, è riuscito a dare, come dicono loro, la paga a tutto il resto del mondo

Felice per la vittoria ha parlato dei primi due gol, il nostro ed il loro, a suo dire, in fuorigioco.

In effetti, nonostante le loro reiterate proteste, credo si siano sbagliati e siano stati tratti in errore dal guardalinee che ha accennato ad alzare la bandierina, ma poi ha cambiato idea in  quanto il giocatore, probabilmente, in fuori gioco (Gilardino) non ha partecipato in modo attivo all’azione.

In effetti le reiterate proteste e l’ammonizione del loro portiere consentiranno a Silvestri l’esordio in Serie A in quanto Avramov era diffidato.

Insomma spesso, almeno per lui, non tutto il male, come suol dirsi, viene per nuocere.

Mi sono dilungato, divagando su un episodio di natura abbastanza personale, in mancanza di altri spunti che la gara odierna del Genoa, francamente, ha offerto se non col contagocce.

Alcune note di cronaca, le più salienti.

Il Cagliari già sotto di un gol pare alle corde al 24' quando rischia il 2 a 0.

De Maio lancia in area per Gilardino, solito perfetto controllo del centravanti il cui tiro scavalca Avramov e ci vuole Astori che, alla disperata, salva sulla linea.

Nel contrasto con il portiere in uscita Gilardino si fa male al ginocchio e mette tutti in ansia per il mondiale, ma per fortuna non si era girato il ginocchio come ad alcuni era sembrato, ma pare trattarsi di una contusione con ferita al ginocchio sinistro.

Sull'angolo seguente Antonelli colpisce di testa, ma il portiere cagliaritano ribatte.

Al 37' arriva il pareggio degli isolani, propiziato da un errore del Genoa: De Maio e Sturaro lasciano ognuno il pallone all'altro, Ibarbo s’inserisce tra i due ed allunga a Sau che solo in area conclude agevolmente con un pallonetto: 1 a 1.

Il tecnico Gasperini durante la partita Genoa - Cagliari

Nella ripresa Gasperini cambia il modulo, passando al 3-5-2, sostituendo Konate (che continua ad evidenziare la sua immaturità) con Cofie.

I rossoblù genoani ritrovano lentamente fiducia e spazio.

Pisano è costretto ad uscire per un brutto colpo alla testa, ed il Cagliari retrocede progressivamente il suo baricentro.

Il Genoa colleziona angoli, al 25', per una caduta in area di Gilardino si grida al rigore.

Sau si rende pericoloso con la sua velocità (a proprosito del detto sull'orto del vicino: qualcuno un po’ severo chiosa: questo piccoletto sì, altro che Fetz) e al 36' trova lo spunto giusto inserendosi tra le belle statuine De Maio e Burdisso (caduto un po' in disgrazia per molti dopo le ultime non brillantissime prove) , Perin riesce a ribattere il tiro, ma Ibarbo è pronto a realizzare il 2 a 1.

La gioia di Ibarbo dopo il 2-1: il Cagliari non vinceva dal 26 marzo contro il Verona. LaPresse

Il portiere del Genoa nel finale stoppa ancora Ibarbo in contropiede e il match offre l’ultima emozione con un gol di Gilardino, annullato per fuorigioco proprio all'ultimo istante di gara (a noi, tanto per cambiare, quella che una volta era detta la "zona Cesarini, proprio non ci dice mai bene...).

Buona Pasqua a tutti.

Genoanamente,

Giancarlo Rabacchi

PS. Per le foto si ringrazia la Gazzetta dello Sport ed il Secolo XIX







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