Un punto d’oro per il Bologna che lotta per la salvezza
Data: 04/05/2014 21.09
Argomento: il Grifone in campo


Genoa     0

Bologna  0

Raggiunta a Bergamo la salvezza matematica, rilassati divertiamoci a vedere l’odierna sfida del Ferraris dal punto di vista dei felsinei che guidati da un applaudito Ballardini sono venuti a giocarsela con il coltello tra i denti, hanno fatto un pressing impressionante finendo con più di un giocatore in preda dei crampi.



Genoa e Bologna finisce 0-0. Un punto prezioso per il Bologna, che in classifica ora è quota 29, solo a un punto dal Chievo, sconfitto in casa dal Torino per 1-0 e del Livorno.

A quota 28 il Sassuolo, che martedì incontrerò la Fiorentina reduce dalla sconfitta nella finale di Coppa Italia di ieri sera. Due punti in meno 26, per il Catania, che però ha battuto la Roma e rilanciato le proprie speranze di salvezza: anche perché il prossimo turno vede in calendario la sfida diretta Bologna-Catania.

A Marassi, Ballardini sa di non poter piu’ sbagliare e decide di optare per il 3-5-1-1, il loro greco Kone è a supporto del centravanti Bianchi, oggi titolare, magari un po’ troppo teatrale (ai nostri tempi si urlava Gassman, oggi credo d’averlo fatto solo io in almeno due occasioni) dopo piu’ di un mese di panchine. 

L’inizio della gara è molto dinamico, le due squadre sono entrambe protagoniste di continui capovolgimenti di fronte che portano alla conclusione in porta prima Bianchi, al 5’, per gli ospiti con un tiro dalla distanza e tre minuti dopo Burdisso che di testa impegna Curci.

Nonostante il ritmo e la voglia di vittoria messa in campo dalle due squadre, le occasioni da gol stentano ad arrivare ed affiora non poco nervosismo e, dopo un intervento da dietro di Cofie, a molti parso abbastanza involontario,  su Christodoulopoulos, s’infiamma gli animi e Guida nel giro di un minuto, tra il 24’ ed il 25’, ammonisce prima il giocatore ghanese e poi Sculli ed infine Kone per proteste.

Su finire, anche stimolato dai primi fischi dl pubblico il Grifone conquista metri di campo spostando il proprio baricentro all’interno dell’area emiliana e, al 42’, va vicinissimo al vantaggio: Antonelli approfitta di una ribattuta sporca della difesa felsinea e di prima intenzione conclude verso la porta di Curci che d’istinto e’ bravo ad opporsi al tentativo.

Al ritorno dagli spogliatoi, il Bologna sembra piu’ determinato nella ricerca del gol e, al 12’, Bianchi, servito da Friberg, manda clamorosamente il pallone alto sopra la traversa da distanza ravvicinata facendo il pari con l’azione prima descritta di Antonelli.

 L’undici bolognese non toglie il piede dall’acceleratore e dopo essersi riversato nella meta’ campo del Genoa, al 26’, va nuovamente vicino al vantaggio con Kone che in area avversaria non trova l’impatto col pallone sul cross di Garics.

Il Genoa, un po’ in affanno, prova a reagire, ma sono ancora gli ospiti, al 39’, questa volta con Paponi, a rendersi pericolosi: ottimo il lavoro di Bianchi che serve Paponi al limite dell’area genoana il quale calcia in porta con una conclusione di potenza ma Perin e’ bravissimo ad alzare in angolo.

La partita finisce praticamente qui con i giocatori del Bologna che stremati festeggiano per un pareggio che potrebbe rivelarsi oro colato per la permanenza nella massima serie.

Poco altro da dire se non ricordare alcuni striscioni destinati a Milanetto con l’indimenticata storia di uno dei più famosi derby vinti di recente da Genoa.

Si può essere d’accordo o meno, lo sarebbe chi fa mostra di saperla più lunga degli altri. Molto meno la maggioranza dei tifosi che del giocatore ricordano soprattutto le grandi soddisfazioni regalate nei non pochi anni nei quali ha indossato con bravura i nostri colori.

Personalmente, a prescindere da tutto, ho sempre dato la mia solidarietà a Milanetto dopo che è stato oggetto di una davvero vergognosa gogna mediatica, figlia di quella che molti hanno definito una persecuzione da parte del noto PM di Cremona.

Come non ricordare quelle famose indagini che, iniziate tra le fanfare e roboanti dichiarazioni di “scenari inquietanti e devastanti”, con le TV a mostrare ed a far rivedere le manette davanti ai famigliari e quant’altro, con la rosea che infieriva e buttava fango palate su di noi, hanno poi, incredibilmente, mostrato crepe ed anche alcune clamorose superficialità: l’accusa voleva inchiodare il giocate soprattutto perché sarebbe stato presente ad una riunione di malfattori, mentre lui ha potuto dimostrare che proprio in quei momenti era, invece, altrove consegnando una semplice ricevuta di autostrada (?!?).

Quest’indagine è poi finita praticamente nel nulla, per certi versi anche nel ridicolo (ricordate la famosa beffa del “cardinale”?).

In un momento in cui si fa tanto parlare, meglio sparlare, che nel calcio oramai comandano gli ultrà, quello striscione è stato, forse, un po’ intempestivo, anche perché quella con il Bologna, in effetti, non era l’ultima gara di questo campionato.

La storia del Genoa continua tra non poche difficoltà e problemi, però godiamoci l’ulteriore permanenza in serie A grati al Presidente Preziosi che qualcuno racconta un po’ in difficoltà, ma mai dono ed entusiasta come sempre.

Se davvero questo dovesse veramente essere un momento non facile, credo che il sostegno da parte di tutti i genoani debba essere quello di sempre, se possibile, ancora più forte e caloroso.

Alè Genua!

Giancarlo Rabacchi

PS. Per le foto si ringrazia il Resto del Carlino.







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