Il saluto inviato in allora al Gasp in occasione del precedente addio, si è rivelato ben augurante, visto che il Mister è ritornato tra noi, anche prima del tempo ragionevolmente prevedibile.
Di più abbiamo avuto modo questa sera a WAG, con la contemporanea presenta di Preziosi e di Gasperini, di vivere una serata di grande serenità genoana.
Con tutti i loro difetti, l’impressione avuta è che il Genoa è nelle mani di due veri appassionati, amanti del calcio che a Genova hanno trovato una loro collocazione quasi ideale.
O.K. dopo tanti anni scopro l’acqua calda, ma coinvolti, a volte anche travolti, dalle emozioni e dalle passioni del momento, spesso ci si perde in dettagli e si trascurano gli aspetti meno appariscenti, ma più sostanziali.
Viene anche da affermare che, spesso, tutto il male non viene per nuocere, voglio dire che le crescenti preoccupazioni operative e finanziarie hanno creato le condizioni per un riavvicinamento tra questi due personaggi e che, per certi versi, li costringono a coesistere e collaborare per fare in modo che, entrambi sulla stessa barca, debbano remare insieme per il bene comune.
L’impressione è che lo stiano facendo e lo faranno non obtorto collo, ma non nascondendo un certo piacere d’essersi ritrovati.
Entrambi a livello nazionale sono due persone, ciascuno nel suo ruolo, di spessore tutt’altro che secondario ed il Genoa, con il suo grande passato e le sue invidiabili tradizioni, rappresenta, per entrambi un approdo di adeguato prestigio, inutile aggiungere che al Genoa ed a Genova sono ormai anche sentimentalmente legati (mal di Genoa, capita spesso a chiunque arrivi qui…).
Il grande amico Pippo Spagnolo, per Gasperini, e per gli allenatori in genere, Mourinho solo escluso, notoriamente non stravedeva, anzi, non perdeva occasione per affermare, severo, che al Gasp lui avrebbe voluto chiedere i danni, perchè Di Vaio, perché Palacio terzino, ecc., ecc.
Guai se lo contraddicevo su quel punto, come a volte capitava, erano liti.
Sono contento di non averlo fatto e d’essermi trattenuto l’ultima volta che ho avuto l’occasione d’incontrarlo e di parlargli.
Mi ha fatto pensare a lui stasera il Gasp quando, forse per difendersi da quelle critiche, provenienti, immagino, non solo da Pippo, ha sottolineato i vantaggi, anche economici, di cui ha beneficiato il Genoa dalla valorizzazione di un ragazzo come Sturaro uscito dal vivaio che con lui (grazie a lui) è esploso acquistando una valutazione impensabile solo pochi mesi prima.
E’ questa la strada che s’intende sempre più percorrere, non a caso il Presidente ha fatto un accenno alla possibilità di scovare tanti altri Sturaro grazie ai quali pareggiare i conti e continuare a tenere il Genoa, dignitosamente, in Seria A, impresa davvero non banale.
Magari altri avranno visto un’alta trasmissione, come quando, e spesso capita, si va allo stadio e poi si racconta una partita diversa.
Queste che ho provato a descrivere sono state, tra le tante sensazioni vissute, quelle che più d’ogni altra notizia e/o dettaglio, tra i non pochi forniti, mi hanno regalato le emozioni più intense.
Pazienza se la stella, oramai, lo ammette anche il Joker, è irraggiungibile, noi, comunque, facciamo finta di crederci sempre.
E a volte anche il cuore fa parte della ragione.
Alè Genoa!
Giancarlo Rabacchi