Incrociamo le dita ed aspettiamola.
Magari all'arrivo ci sarà l'inevitabile fastidiosa passerella dei politici che verranno a farsi belli.
Ricordiamoci che tutto il mondo ci sta guardando, anche perchè è la prima volta che avviene un simile viaggio di una nave, meglio di un colosso del mare "ferito a morte" che è trainato da un rimorchiatore d'altura.
La speranza è che la marineria e l'ingegneria italiana, anche se in parte e, senza dimenticare le vittime di questa tragedia del mare e le loro famiglie, grazie al felice esito di questa impresa possano riscattarsi e regalare al mondo un'immagine diversa dallo stereotipo "Schettino".
Ho lavorato per più di 30 anni al RINA, l'Ente terzo che in questa occasione si è occupato del rilascio delle necessarie certificazioni in merito all'idoneità del relitto ad affrontare il viaggio per mare per raggiungere Genova.
Conosco personalmente molte delle persone coinvolte ai vari livelli (per lo più sono dei "nostri", con almeno una, abbastanza eccellente, eccezione) in questa straordinaria unica esperienza, immagino le sensazioni e le emozioni che stanno provando, sicuramente saranno tutti con il fiato sospeso.
Per loro un grandissimo in quel posto alla balena (ed il cetaceo etero sospirerà: ma perche ce l'hanno sempre tutti con me?).
Giancarlo Rabacchi
PS. Per le foto si ringrazia "Repubblica"