Seppelliti dalla … Nocerina
Data: 05/03/2015 23.02
Argomento: dalla redazione


 

 

 

La vicenda Parma ha il suo opposto nel caso Nocerina.

 

Voi certo sapete; ecco come la so io, inesattezza più o inesattezza meno.

 

 

 

 

 

 



Campionato di Serie C di due anni fa.

Girone di ritorno.

Partita Salernitana-Nocerina, che sa di derby.

La Polizia ne proibisce la frequentazione a qualsiasi cittadino di Nocera  – ragioni di ordine pubblico. Soltanto spettatori di un’unica parte: i salernitani.

A Nocera si ritengono danneggiati sotto l’aspetto sportivo, forse con ragione.

Proposta dei tifosi di Nocera di non presentarsi alla partita.

Il ritiro comporterebbe, oltre alla sconfitta per forfait, una penalizzazione in classifica e la rifusione del mancato incasso.

La squadra di Nocera si presenta in campo ma attraverso una serie di sostituzioni e di infortuni accusati resta in 6 giocatori dopo una ventina di minuti e la partita è sospesa.

La Nocerina perde la partita per forfait senza altri danni.

La Nocerina non ha commesso scorrettezze formali: non esiste una procedura per incolpare un allenatore dei cambi fatti o per contestare a un giocatore un infortunio.

Sarebbe un normale caso di forfait, ma il Sistema si sente attaccato.

Anche dall’ambiente governativo si invita alla massima severità.

Deferimento e conclusione:

LA NOCERINA VIENE ESPULSA DAL CAMPIONATO!

In classifica finale appare una squadra di meno.

Dunque la Nocerina, che in qualche modo si poteva considerare sportivamente vittima, senza aver commesso violazioni formali, incolpata  esclusivamente di INTENZIONI, viene colpita dalla più severa delle sanzioni immaginabili.

Nessuno si preoccupa, in questo caso, di regolarità del campionato o di figura in campo internazionale.

 

Il confronto con la vicenda del Parma è impietoso, diventa inutile commentarlo o aggiungerci parole.

 

Da questo confronto resta sepolta la credibilità del calcio nazionale.

 

Per il senso di ingiustizia che ne deriva, ormai si tende a dubitare di tutto – e non mancano fatti per indurci a dubitare: la persecuzione al Genoa di Preziosi; quella alla Fiorentina di Cecchi Gori; lo spalmamento per la Lazio di debiti fiscali per ben oltre un ventennio, attraverso una deliberazione che ebbe vita un solo giorno; gli arbitraggi come quelli recenti in Coppa Italia e non dimentichiamo quelli che in sequenza provocarono anni fa la retrocessione del Perugia ....  ma forse non conviene continuare.

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 







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