Oltre il punteggio
Data: 16/04/2015 07.38
Argomento: il Grifone in campo




Genoa C.F.C. . . . . . . . 2
(14’ I t. Falque; 31’ II t. Pavoletti)

Parma F.C. . . . . . .... . 0


Sicuri eravamo, entrando al Luigi Ferraris, che il Parma non avrebbe evitato quella sconfitta a cui era stato sottratto dal rinvio della partita, dopo la sua rinuncia a venire a Genova.

E il 3-0 a tavolino avrebbe potuto essere raggiunto sul campo, e anzi superato, tanto manifesta fu la superiorità dei rossoblù e tanto grande il numero delle occasioni per violare la porta del portiere bianco-crociato.

Il Parma tuttavia ha esplicato la sua novella volontà combattiva, che pare aver ritrovato negli ultimi tempi, sotto forma di una protervia dannosa. L’arbitro Gavillucci, che ha largamente applicato la “norma del vantaggio”, ha fallito nel mantenere la correttezza in campo, tanto che nel finale in due occasioni tra i giocatori si è sfiorata la rissa; per quanto riguarda le ammonizioni, ha trasformato l’eccessiva tolleranza iniziale verso i parmensi in una specie di severità eccessiva verso i genovesi, che ne escono con le forze ridotte in vista della trasferta di domenica a Palermo per squalifiche e infortuni (oltre a 3 ammonizioni non proprio convincenti, Borriello e Bertolacci hanno dovuto lasciare il gioco). Veramente dispiace il ripetersi a Genova di prestazioni di arbitri lacunose. Cosa sta succedendo alla classe arbitrale italiana?



Giornata grigia. Il Parma veste in giallo con croce nera, il Genoa nella divisa tradizionale. L’altoparlante assorda. Burdisso vince il campo e si schiera spalle a Sud. La gradinata Nord comincia subito a cantare (bella una nuova canzone) e tambureggiare.

Il Genoa domina il campo e le azioni si susseguono. Molte preziosità e centri dall’ala sinistra da parte di Perotti. Borriello strappa la palla a Feddal e la porge a un Falque libero di collocarla in rete, bassa. Possiamo sorvolare sulla cronaca degli episodi, tanto sono stati fitti. Il primo tempo termina 1-0 e possiamo considerarlo un risultato bugiardo, per difetto. E’ stato un primo tempo di grande divertimento e avrebbe potuto finire con un bel grappolo sotto la porta Nord.

Ma asserire che il risultato è bugiardo non è sensato: il risultato è sempre giusto, come diceva Fulvio Bernardini. Il merito di aver dominato si compensa col demerito di non aver risolto la partita. E ora se nella ripresa … ?

Nella ripresa la gara mostra una certa tendenza all’equilibrio e al Parma riesce qualche tenue tentativo di rimontare, ma senza scalzare la superiorità del Genoa, la cui difesa gioca con grande sicurezza. A un quarto d’ora dalla fine, su lancio di Perotti, lo scattante Pavoletti, a campo aperto, mette fine alle speranze dei parmensi, qualora le avessero avute.

Non solo in campo gli ospiti hanno mancato di fair play: anche i loro tifosi, nel loro gridare contro il Genoa.

E così il capitolo Parma l’abbiamo chiuso, e chissà quando si riaprirà.



Vittorio Riccadonna



GENOA:
Lamanna; Roncaglia, Burdisso (cap.), De Maio; També (16' II t. Kucka), Rincon, Bertolacci (37' II t. Mandragora), Bergdich; Falque, Borriello (17' I t. Pavoletti), Perotti.
PARMA:
Mirante; Santacroce (6' II t. Cassani), Lucarelli (cap.), Feddal; Varela, Lila (35' II t. Mauri), Lodi (19' II t. Jorquera), Nocerino, Gobbi; Belfodil, Ghezzal.
ARBITRO: C. Gavillucci da Latina
AMMONITI: Lila (P), Roncaglia (G), Belfodil (P), Iago (G), Nocerino (P), Jorquera (P), Kucka (G) per gioco scorretto, Lucarelli (P) per proteste









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