La frizzante assemblea in cronaca
Data: 29/06/2015 14.35
Argomento: dalla redazione



Giornalisti assenti per mancato consenso unanime al loro ingresso.

In apertura Epifani avanza due pregiudiziali. La prima riguarda l’abituale assenza del Presidente Preziosi, che non permette agli azionisti di conoscere direttamente il suo pensiero e li costringe a fruire soltanto dei servizi giornalistici. Zarbano richiama i molti impegni del Presidente.
La seconda osservazione è la mancata distribuzione anticipata del corposo quaderno del bilancio, non analizzabile in assemblea; aggiunge in replica che i mezzi informativi moderni consentono di superare le difficoltà.



PUNTO 1

Zarbano commenta il bilancio dell’anno 2014, che come risultato economico conta un passivo di euro 26˙056˙528. Esso riflette il processo di ristrutturazione attraverso due anni di sacrifici e di riduzione dei costi, che ha permesso di uscire da una situazione pericolosa. In particolare la riduzione del parco giuocatori, sceso da circa 120 a meno di 40 contratti compresi i ragazzi, ha portato alla diminuzione degli ammortamenti a circa la metà. Il costo del personale da oltre 30 milioni è sceso a 16. Il Presidente Preziosi ha rinunciato a crediti per 12 milioni e poi ne ha versato altri 13 nella stagione in corso. Nel corso del 2015 i benefici della nuova politica hanno effetti ancora più sensibili, ai fini di raggiungere una situazione di equilibrio.

Rabacchi chiede conferma che la cifra di 26 milioni non è costituita da un unico versamento, ma dalla sommatoria di tre voci, due delle quali relative a crediti del presidente per precedenti versamenti cui ora lui rinuncia a favore della Società.

Sacco lamenta che l’eventuale cessione di Perotti per 10 milioni sia un regalo. Zarbano replica che non regaliamo giocatori.

Rabacchi suggerisce che non conviene, aziendalmente, vendere Perotti oggi: sarebbe più utile aspettare un anno.

Campodonico lamenta la brutta figura fatta con l’esclusione dalla coppa europea, che si ripercuote in tutto il mondo, ad esempio in Argentina, dove il nome del Genoa è conosciuto: sono errori da evitare.
Domanda poi Campodonico quale sia il valore delle nostre azioni e ricordando le vicende dei tempi di Fossati, quando Epifani e altri gli fecero causa, vincendola, allo scopo di difendere la loro figura di azionisti, si preoccupa che anche nell’attuale assetto lo stesso problema non riemerga.
Infine propone che anche i piccoli azionisti, nella loro proporzione, partecipino con versamenti al ripianamento del passivo di gestione, come secondo logica. Zarbano si limita a rispondere che il Presidente Preziosi ha sempre provveduto in proprio.

Epifani esprime una lode per il settore tecnico in generale: dal reparto giovanile alla scuola dei collaboratori di Gasperini.
Ritorna poi a deprecare il fluire quotidiano di notiziuole; riferendosi a sospetti di pagamenti a fornitori avvenuti alla vigilia dell’ingiunzione per decreto, osserva che anche il modo è importante.
Sono state poco opportune alcune dichiarazioni di Preziosi, come: “ci limiteremo a cedere 2 forse 3 giocatori”.

Zarbano risponde che le vere ragioni della mancata licenza UEFA sono consistite nella necessità di regolarizzare certe pendenze entro una certa data. Ad oggi i rapporti economici con le società estere sono tutti sistemati e anzi in Argentina vantiamo un credito Dà ampia rassicurazione sulla continuità dei piccoli azionisti: nessuno ha mai pensato di azzerarli e mai accadrà.
Il valore nominale delle azioni non è cambiato.
Sono stati presi 2 giuocatori in anticipo sugli altri movimenti di mercato.
Perin è stato rinnovato a cifre importanti.

Epifani ricorda il vecchio argomento del trasferimento di alcune azioni dei piccoli azionisti a nuove persone. Ricorda che aspetta l’assenso al gradimento e chiede a chi rivolgersi.

Riccadonna chiede notizie sulla posizione di Antonini. Zarbano risponde che Antonini è giocatore del Genoa, fuori rosa.

Fiore tocca l’argomento del terreno di giuoco e Zarbano risponde dicendo che stanno facendo qualcosa di simile a Milano e Sassuolo.

Eugenio solleva la questione dei sessantacinquenni senza più il favorevole abbonamento a tribuna superiore. Zarbano accenna alla questione della gestione dello stadio e consiglia un profilo basso; anche quando i giornali sparano che il Genoa non paga l’affitto, cosa che egli smentisce.

Marzucchi, che denota l’innalzamento delle polemiche tra tifosi, chiede notizie del nuovo terreno di Cogoleto.

Zarbano annuncia che il terreno del Ferraris sarà rifatto con una base sintetica, sotto la direzione della FIGC. Si sta trattando per la gestione diretta.
Circa il terreno di Cogoleto, attualmente si sta pagando l’affitto della parte non propria e si cerca di dare spinta alla procedura.
Zarbano considera la soluzione del terzo anello distinti per i sessantacinquenni in pratica equivalente alla tribuna superiore. Accenna a una decisione di politica societaria: della tribuna superiore si può fruire diversamente.

Alla votazione il bilancio viene approvato con 4 voti contrari e qualche astenuto.

PUNTO 2

Consiglio Direttivo.

Si ha la sostituzione di Nicola Bigotti; il Consiglio Direttiva risulta formato da:

Preziosi, Zarbano, Blondet e il nuovo Abagnara.

PUNTO 3

Questione art . 2446 c.c. (ricostituzione del capitale sociale): Garbano assicura che il problema non sussiste e non viene considerata.


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