IL CASO SARDI - SANTAMARIA (10)
Data: 23/12/2015 13.41
Argomento: i quaderni


 

Il processo di Vercelli.

Dello svolgimento del processo i giornali si occuparono ampiamente e ciò non può sorprendere visto l’interesse, le discussioni e i timori che da alcune settimane, prima col caso Fresia e poi con quello Sardi - Santamaria, si erano accesi attorno al diffondersi del professionismo, definito “sottil morbo”, nel calcio nazionale.

 

 

 



 

 “Il Genoa a giudizio alla Assise federale di Vercelli”. In questo modo, il 14 luglio La Gazzetta dello Sport presentava ai lettori la cronaca di quanto accadde quella domenica di pieno luglio nella accaldata città piemontese.

 

 “Alle 11,15, presente un numeroso gruppo di delegati delle società federate, Emilio Valvassori, vice-presidente della Federazione Italiana del Giuoco del Calcio, dopo aver scusata l’assenza del presidente conte Rognoni, dichiara aperta la seduta, invitando l’assemblea a nominarsi un presidente. Vengono fatti i nomi dell’avv. Bozino e dell’ing. Mauro. Il presidente della Pro Vercelli rinuncia però al mandato di fiducia e con un forbitissimo discorso invia il saluto affettuoso di Vercelli ai congressisti. Dopo l’esplicita rinuncia dell’avv. Bozino, l’assemblea sceglie a proprio presidente l’ing. Francesco Mauro.(…)

Ripresa la seduta nella prima ora del pomeriggio, la battaglia entra di colpo in una fase risolutiva.(…) Si viene così di colpo alla fase decisiva, e quando il presidente annuncia la discussione sui casi di professionismo del Genoa non è senza impazienza e senza emozione che si attende l’inizio della battaglia. Che farà il Genoa di fronte ai già votati provvedimenti, sui quali la presidenza federale vuole il voto di fiducia dei delegati delle società, ed attorno ai quali si sono tratteggiati con le ultime rivelazioni in ambiti chiarissimi e poco simpatici?

Il segretario della Federazione ha la parola e fa un riassunto dei fatti, poi nell’incalzare delle domande esplicite dei congressisti, dà lettura del dossier riguardante i casi del Genoa. Nulla appare di nuovo né di veramente notevole dalla esposizione minuta del lavoro svolto dalla Commissione inquirente e, dopo parentesi insignificanti, il presidente dell’assemblea officia il rappresentante e difensore del Genoa ad esporre quanto creda opportuno in risposta agli appunti mossi ed in opposizione alle accuse esplicite.

 








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