Lazio non ci confondere!
Data: 21/07/2016 23.58
Argomento: dalla redazione




La richiesta della Lazio a proposito del titolo 1915 rischia di generare, a noi genoani, una confusione di idee. Infatti c’è già chi pensa: bene per noi, allora ci diano quello del 1925.

Invece le due questioni non si possono assimilare.




Il Genoa nel ‘925 fu danneggiato nel giudizio sui fatti; lo spareggio di Milano si svolse in condizioni infami e il deliberato della giudicante di annullare la gara e ripeterla a Livorno si basò sull’impossibilità di giocare regolarmente fin dall’inizio piuttosto che sull’invasione di campo dei tifosi bolognesi. Al Genoa fu levato un argomento forte per aver partita vinta, ma non si può negare in assoluto che il giudizio, probabilmente un espediente di comodo, non avesse nella realtà una sua forma di logica. Quindi: un giudizio sui fatti, negativo ma accettato dal Genoa che si schierò per i successivi spareggi.

Di tutto diverso carattere la pretesa della Lazio, che si basa su una questione di diritto, che io ritengo fondata e giusta, non su una valutazione di fatti, che a differenza del 1925 sono acclarati e incontestabili.

Il campionato del 1915 fu troncato dal governo alla vigilia dell’ultima partita del girone finale della lega Nord, per la ragione che i giovani dovevano pensare alla guerra imminente e non a divertirsi. Altri tempi; e infatti molti calciatori vi morirono, contrariamente al 1940/45. Troncato il campionato, il titolo non fu assegnato.

Soltanto a guerra finita la cosa fu riconsiderata in questo senso: il Genoa era in testa, aveva quasi vinto; prendiamo per buona l’ultima classifica e assegnamogli la vittoria. Come in una gara ciclistica dove non si può proseguire fino al traguardo e si decide che ha vinto chi è arrivato primo al luogo dell’interruzione stradale.

Presa per buona la decisione di attenersi all’ultima classifica, il Genoa era dunque il vincitore, sì; ma il vincitore della Lega Nord. Non esisteva alcun strumento giuridico per escludere la vincente della Lega CentroSud dalla finale nazionale. Certamente il Genoa anni prima avrebbe vinto facilmente la finale contro la Lazio, come infatti successe pochi anni dopo; troppo era il distacco tecnico. Tuttavia non si può assegnare un titolo a quel competitore che si ritiene avrebbe vinto qualora si fosse giocato: è contrario allo sport.

La Lazio ha tutte le ragioni per pretendere il pari trattamento usato al Genoa per il 1915.

Noi genoani dobbiamo avere l’onestà morale di accettarlo.

Questo, soltanto però sul piano del diritto. Cari Laziali, se vi sarà data ragione, vi troverete ad avere qualcosa che mai avreste potuto ottenere sul campo. Sarebbe un mezzo scudetto, ma come rubacchiato, ottenuto sulla carta, senza merito sportivo. Il vostro accostamento al Genoa alla pari, sotto l’aspetto dei valori, saprebbe di ridicolo.

Abbiate l’onestà morale di ammetterlo.



Vittorio Riccadonna







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