Sconfitta proficua
Data: 30/10/2016 22.19
Argomento: il Grifone in campo




Atalanta Bergamasca C.           3
(Porte: 36' Kurtic; 47' I t. Kurtic; 39' II t. Gomez)

Genoa C.F.C.                             0


La partita, tra due squadre affratellate dalle vicende dei loro allenatori, e pertanto particolarmente attesa, comincia con vivacità. Appena battuto il calci d’inizio, la palla staziona in area, viene presa da un atalantino e l’insidioso Petagna la trascina velocemente verso la nostra porta, stretto a fianco tra Burdisso e Muñoz. Ammonizione a Muñoz ! Sono passati 20 o 25 secondi.

Il calcio di punizione è battuto, di seconda, da Gomez e il tiro va fuori sfiorando l’incrocio. Sarebbe stato imparabile.

Appena tre minuti dopo Conti sbarra la corsa di Laxalt, che scappava, e si prende anche lui l’ammonizione.
Minuti 8°, 9° e 12°: occasioni di pericolosi tiri contro Perin dall’interno dell’area, il primo parato, gli altri due fuori.

Intanto già un giuocatore, Dramé, deve essere sostituito per zoppìa (10’).




Finita questa fase che poteva essere importante, la partita si distende e pensiamo a cose vecchie. Ricordiamo che non è un primato prendere un’ammonizione dopo 20”: rammento un’ammonizione a uno iuventino particolarmente arcigno (Furino?) per un’entrataccia volontaria su Rivera, a Torino, esattamente sulla palla battuta dal Milan col calcio d’inizio della partita. Sempre a Torino, molti anni dopo, ma contro i granata, prendemmo un secondo gol, sùbito dopo aver subìto il pareggio, nel battere il conseguente calcio d’inizio.
Una volta il calcio dì inizio si batteva in avanti, forse oggi siamo diventati più intelligenti.

Finito il periodo di rilassamento e dei ricordi, eccoci di nuovo a osservare la partita, che ripete una trama conosciuta: Genoa governa la palla, gioca in avanti, mette gli avversari in difensiva, ottiene tre calci d’angolo, però non si fa pericoloso; invece i contrattacchi di Atalanta trovano spazio e danno preoccupazioni.
In particolare al 28’ un pericoloso tiro ribattuto in mischia viene respinto di pugno da Perin.

35’: per un tackle con Rigoni resta a terra Konko e viene sostituito.
Non passa un minuto e la Bergamasca realizza la segnatura: Kurtic filtra attraverso la difesa, in gioco ristretto, sfruttando una palla infelicemente gestita da Gentiletti e persa in mischia da N’cham.

Al 40’ Perin para facilmente una rovesciata soltanto bella a vedersi e infine al 47’ Atalanta va sul 2-0: azione veloce sulla destra, centro e ancora Kurtic ha la libertà di appoggiare d’interno, da due passi, nell’angolino, una palla che Perin riesce appena a toccare.

Nell’intervallo dobbiamo riconoscere che le vicende della gara sono ormai chiare, purtroppo in senso negativo per noi.
Al rientro in campo, si constata la sostituzione di N’cham, l’ultimo negro della gara.
Vediamo che succede, non si sa mai.
Succede che al 9’ Perin alza gattescamente un colpo di testa ravvicinato proprio a fil di traversa.
Non c’è niente da fare: la supremazia degli avversari persiste...

Invece no: il Genoa si procura due belle occasioni !
17’: Simeoni, lanciato perfettamente, ha la palla docile, a terra, libero davanti al portiere, ma tira fuori.
31’: per un brutto fallo di Conti, già ammonito, su Ninkovič, il Genoa batte una punizione dalla sinistra e Burdisso arriva di testa ad allungare la palla verso il palo opposto, a mezza altezza: qui il portiere Beriscia giustifica la propria partecipazione riuscendo a toccarla col pugno sinistro, la palla va a battere sul palo e non entra.

Al 39’ Atalanta fa il terzo centro con un tiro di Gomez bello e preciso ... ed è subito sera.

Arbitraggio di Mariani regolare e pulito, forse un tantino superficiale.

La vittoria della Bergamasca è ampiamente meritata.
Se ci aspettavamo il confronto tra il veccho e il nuovo nostro allenatore, il risultato è impietoso.
Non per la prima volta quest’anno la squadra manifesta difficoltà a concretizzare il gioco d’attacco mentre al contempo in difesa sembra perdere la sua concreta solidità.
Se esiste un problema strutturale, non vi si rimedia con l’incentivazione.
Esiste un vecchio detto: si impara più dalle sconfitte che dalle vittorie.
Io credo: è il caso di questa sconfitta.


Vittorio Riccadonna



Atalanta :
Berisha; Konko (36' I t. Zukanovic), Caldara, Masiello; Conti, Gagliardini, Freuler, Dramè (12' I t. Spinazzola); Kurtic (19' II t. D'Alessandro), Gomez (cap.); Petagna.
Genoa :
Perin; Gentiletti (35' II t. Pandev), Burdisso (cap.), Muñoz; Lazovič, Rincón, Veloso (17' II t. Ninkovič), Laxalt; Rigoni, Pavoletti, Ntcham (II t. Simeone).
Arbitro :
M. Mariani da Aprilia
Ammoniti :
Muñoz (20”!); Conti; Laxalt.








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