Genoadomani - Ammassamento (dal 50% al 75%)

Lo scopo dichiarato della riduzione al 50% dei posti allo stadio fu di eliminare i posti adiacenti.
In similitudine con i "non sedersi qui" nei vari luoghi pubblici.
Penso che tutti conosciamo l’immagine di una scacchiera. Sono 8x8=64 caselle, 32 bianche e 32 nere: in nessun caso due caselle dello stesso colore hanno contatto laterale fra loro.

Se una sola casella cambiasse colore invece, entrerebbe necessariamente in contatto con un’altra del medesimo colore.
Quindi facile è capire che elevare la capienza di una gradinata dalla metà in su anche di poco, infallibilmente neutralizza l’obiettivo dichiarato, cioè crea posti adiacenti.
Allora perché il 75% invece che il 100%, visto che il deplorato contatto dei posti comunque c’è e lo scopo è fallito? (Dal 75% pur ben distribuito consegue che per il 50% c’è contatto!).
Lo scopo, penso, è soltanto di limiitare l’ammassamento, che viene considerato inevitabile.
Ma pretendere una spiegazione è necessario.
Abbiamo assistito a un affollamento fuori dall’ordinario fuori dai cancelli d’ingresso alla partita contro Hellas, con attese perfino di un’ora, gridi “aprite! lasciateci entrare!”, in piedi, stretti, schiacciati l’un l’altro, mentre avveniva all’entrata il controllo della certificazione “verde” di ciascuno. Quanti sono stati respinti per non averla? Uno, nessuno, cento? Non si sa? Il caso non s’è visto. Ora, è arguibile che se qualche spettatore privo di certificazione fosse riuscito a penetrare ed assidersi, avrebbe rischiato di mettere in pericolo la gente accanto a lui, forse, ma si tratta di un pericolo veramente minimo, assolutamente minimo, a fronte di quello enorme provocato dalla sua partecipazione al lunghissimo ammassamento esterno.
Cosa ne pensano le autorità? Non è questione di ordine pubblico?
Assisteremo al ripetersi?

Vittoro Riccadonna