Una superflua questione di gradi
Data: 23/09/2022 00.04
Argomento: dalla redazione



Per la terza volta su 6, Herr Blessin ha sostituito il capitano, Badelj, in corso di partita, pur anco solo per qualche minuto.



Il capitano si può vedere come un giocatore esattamente uguale agli altri, a parte che una volta sì e una no spetta a lui di comunicare all’arbitro da che lato schieri la squadra; oppure anche come un trascinatore, che guida e incoraggia i compagni nella gara.
Un tempo lontano, mister Garbutt durante la partita passeggiava silenzioso lungo la linea laterale colla sua pipa mentre nel contempo il signor De Vecchi guidava e registrava i suoi uomini e persino cambiava la formazione e avanzava a mezzala, secondo le proprie valutazioni.
Le 5 sostituzioni, secondo me, assurde, oltre a rendere pletoriche le rose dei giocatori, fenomeno su cui corre il denaro, ostacolano la creazione di forme di gioco di squadra specifiche; tuttavia hanno influenza considerevole nel gioco.
Il prof. Scoglio, da filosofo, non apprezzava l’arte di sostituire i giocatori; le sue parole potevono diversamente interpretarsi:
- un giocatore stanco non l’ho allenato bene;
- ogni sostituzione genera una momentanea difficoltà;
- il capitano non si sostituisce mai.
Ecco: il capitano sostituito perde un poco di autorevolezza, che si trasferisce all’allenatore.
Anime di De Vecchi, Mazzola, Picchi.....chi avrebbe osato intaccarvi nel prestigio?


Vittorio Riccadonna







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