Un progetto dismesso
Data: 28/09/2022 18.01
Argomento: dalla redazione



La stagione scorsa, la nuova proprietà del Genoa tracciò una linea innovativa, dapprima sotto Scevcenco, quindi attraverso la linea 777/Spors/Blessin, basata su:
- atleti giovani
- mercati stranieri, con abbandono dei procuratori sul mercato itaiano
- alta preparazione fisica
- gioco di pressione sull’avversrio
- un gioco nuovo per l’Italia per velocità.



Almeno così capivo da quanto detto, e l’idea piaceva.
Dato avvio al programma, la dirigenza con singolare insipienza non vide o non seppe sanare una palese lacuna nella squadra e così provocò la discesa in B, con concause di altri fattori (penso ad esempio alla malefica coppia Banti/Di Bello); quando invece un certo fabbricante di giocattoli di scarsa cultura internazionale aveva saputo reperire in passato fior di attaccanti.
Sbarcati in Serie B, ha fatto un cambiamento completo di idee:
- ha parlato di miscela di giocatori giovani e anziani;
- ha desiderato giocatori esperti della Serie B;
- ha allontanato Spors, che era il riferimento di Blessin anche linguistico oltre che tecnico, sostituito da un tornese;
- s’è rivolta al mercato italiano.
Proprio tutt l’opposto del piano primitivo.
L’allenatore Blessin è rimasto confuso nelle proprie idee di origine e forse la squadra pure.
Così io vedo Blessin come una vittima.
Non voglio sostenere l’una piuttosto che l’altra strategia, né fare critiche negative (non ne sarei all’altezza). La nuova strada può essere ottima. La mia è solo l’osservazione di una notevole discontinuità nella barra del timone.

VittorioRccadonna







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