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dalla redazioneUna voce fuori dal coro
23/03/2005


Non so quanti abbiano avuto l'occasione di vedere RAI TRE  domenica sera 13 marzo u.s.
Ci sono capitato per caso e sono stato "fermato" dall'oggetto della discussione e, soprattutto, dall'approccio inusuale, molto poco governativo, con cui gli argomenti in questione venivano trattati.



Mi spiego, si sa che RAI  TRE  non è una rete filo governo attuale, ma qui non interessa parlare di politica.
Intendo dire, invece, che è inusuale sentire un uomo di calcio parlare con tanta franchezza.  Solo Zeman e pochi altri, sinora, hanno fatto altrettanto, in genere è difficile sentire espressioni fuori dagli stereotipi classici da qualcuno dell'ambiente.
Il direttore sportivo della Roma Franco Baldini si è invece un po' lasciato andare.
Accusa: "Le squadre più forti del campionato italiano hanno messo in atto in questi anni una politica talmente scientifica, usando tutto quello che avevano a disposizione, per restare il più a lungo possibile le più forti". E spiega: "
Tutti gli argomenti del calcio italiano, dal doping, agli arbitri, ai diritti tv, presi singolarmente portano lontano dalla comprensione del problema, mentre sono solo le tessere dello stesso mosaico. Sto parlando del sistema nel suo complesso".
"Quando recentemente ho parlato di esiti finali scontati nel calcio, mi riferivo all'albo d'oro...". "Negli ultimi dodici anni hanno vinto 5 volte Juve e Milan, poi Roma e Lazio una volta, a prezzi tali che per vincere quasi ci rimettono la pelle... solo l'Inter agli stessi prezzi non ha ancora vinto niente".
Baldini parla, tra le altre cose, di un conflitto di interessi del calcio italiano: "
Mi sembra piuttosto un concorso di interessi", ha detto , "di conflitti ne vedo pochi, specie con qualcun altro all'interno dello stesso sistema calcio. Il presidente della Lega Galliani è il maggiore responsabile di una società, il presidente della Federazione Franco Carraro è 'accidentalmente' anche il responsabile del Medio Credito Centrale, sistema bancario con il quale il calcio italiano ha la più grossa esposizione: io credo che qualche piccola influenza lui possa averla".
A chi segue i siti internet rossoblu, non possono non venire in mente i tanti e ben documentati scritti che, circa un anno fa, ci illuminavano proprio su queste stesse problematiche.
Baldini ha parlato anche della vicenda delle fideiussioni (ricordate la scorsa estate?), nella quale, recentemente, la magistratura ha stabilito che la Roma era parte lesa.
"Si è detto che c'erano responsabilità di organi della Figc e questo la dice lunga sul criterio di condizionamenti che si possono avere in certe situazioni: che si esercitano da una parte e si ricevono dall'altra".
Sulla sentenza che ha visto la condanna della Juventus non è stato tenero, figurarsi, visti gli storici "rapporti" tra queste due società aggravate dall'ultimo "sgarbo" di Capello & Company.
Ha detto senza mezzi termini che la grana doping juventina finirà bellamente prescritta il prossimo 30 giugno. "
L'aria che sento è questa ed i passi di Coni e Figc lo dimostrano. Pur potendo entrare nel merito se ne sono lavati le mani. Nella lettera al Tas hanno posto un quesito che non c'entra niente: nella sentenza si parlava di uso di Epo, nella lettera no. E nella commissione del Tas ci sono due rappresentanti italiani: uno del Coni e uno della Figc. Sembra di essere da Marzullo: si faccia una domanda e sia dia una risposta... non so se piangere o ridere".
In effetti, a ben pensare, di questo processo alla Juve se ne parla da mesi, ma a livello federale sembrerebbe non sia mosso alcunché. Lo stesso medico sociale sulle cui spalle sono state, a quanto pare scaricate tutte le colpe (?!), rimane saldo al suo posto.
La giustizia sportiva non ha niente da eccepire? Staremo a vedere se ha ragione Baldini.
Evitiamo giudizi sommari e facili accuse qualunquistiche, ma, gira e rigira, il ritornello che torna alla mente, come un fastidioso tarlo, è quello di sempre: il calcio è manovrato dall'alto?
E' solo leggerezza o chissà cos'altro quella di chi, ogni tanto, esce fuori dal coro?
La risposta del presidente della Lega Calcio Adriano Galliani non si è fatta attendere: "
La sceneggiatura del campionato italiano cambia ogni anno; evidentemente Franco Baldini si diverte a fare l'attore. E, intendiamo, l'attore è attività nobile. Non mi pare - ha aggiunto Galliani parlando alla Domenica Sportiva - che un anno fa, quando la Roma a tre giornate dal termine contendeva lo scudetto al Milan, Baldini parlasse così. Perché non le ha dette allora queste cose".
Sarà semplicistico, ma la prima cosa che viene da pensare è che prima "nel giro" c'era anche la Roma, ora non più.
"Baldini ha perfettamente ragione" - ha invece affermato il patron dell'Inter Massimo Moratti sul sito nerazzurro -. "Qualsiasi cosa che va contro le regole è contro le regole. Ma questo lo sa anche la Juventus. Non è che sia un'accusa di cui qualcuno può pensare di non essere accusato. Se succede è molto grave e, se è successo, è molto grave".
Baldini, nel frattempo, è stato deferito alla giustizia sportiva.
Sono problematiche difficili ed impegnative che richiedono cautela e senso di responsabilità.
Però, e non è la prima volta che lo scrivo, un bel ricambio dirigenziale ai vertici, innanzitutto della Federazione, appare sempre più necessario.
Anche il mio candidato ideale l'ho indicato da tempo: Gianni Rivera.
Sara possibile vederlo in una qualche posizione di rilievo? Difficile, certo per questo calcio in difficoltà lui sarebbe un bel segnale di rinnovamento: nella vita mai dire mai.

Giancarlo Rabacchi

 



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"Una voce fuori dal coro" | 2 commenti
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Re: Una voce fuori dal coro
di ziopinin il 26/03/2005 13.23

Purtroppo per i prossimi quattro anni ormai tutto è stato definito con la coppia Carraro-Abete in FGCI e la coppia Galliani-Zamparini in Lega, pensare che Abete e Zamparini siano le anime rinnovatrici e soltanto auspicabile perchè Carraro-Galliani sono uomini di potere, avvezzi ad usarlo e mantenerlo. Quello che interesserebbe è sapere il pensiero del nostro Presidente, dando per ovvio che cerchi di fare il meglio per il GENOA, forse si pensa che è meglio prima andare in serie A per non stuzzicare il palazzo, però sapere cosa ne pensa e che ruolo vuole avere è comunque anche il nostro futuro, prima o poi tocca anche noi tifosi





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