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il Grifone in campoTriestina-Genoa: una pratica sbrigata con disinvoltura
17/04/2005

Triestina        0

Genoa            0

Ci ha lasciato, questa partita, sensazioni piacevoli, che hanno compensato il viaggio non breve e la serata poco primaverile.

 


Bello il colpo d’occhio dello stadio e delle squadre in campo. Rivediamo l’"Unione" (così si chiama e così incitano i simpatici sostenitori triestini) vestire la sua divisa classica; il Genoa è in maglia bianca ma almeno conserva i pantaloncini blu. Il gioco si è svolto con correttezza, senza assillante pressione verso il portatore di palla avversario: le squadre hanno giocato aperto e nello stesso tempo con accortezza difensiva. L’arbitro non ha pesato ed è ricorso con parsimonia alle ammonizioni (abbiamo avuto il solo Lamouchi nel finale). Un insieme di fattori, insomma, che mi hanno riportato al passato. Come chi dicesse: l’assenza del muro Brevi ha ingentilito la partita.

Inoltre c’è la soddisfazione, anzi l’orgoglio, di avere un Genoa che se ne va sui campi avversi ad impadronirsi della metà campo ed a condurre il gioco Da subito resta avvertibile che l’Unione sarebbe contenta di salvare la situazione di pareggio. Il gioco del Genoa è impostato sulla dorsale molto tecnica Lamouchi-Italiano-Zanini. Tuttavia l’Unione risponde in contrattacchi, avendo in avanti spazi a disposizione. Questo è dunque il quadro dei primi 35’, durante i quali il mio taccuino si riempie di annotazioni. L’azione più importante viene dall’anguilla Milito, che esce a porgere al centro al 6' un facile pallone: Stellone, ahilui, lo tira alto, gli aveva fatto un rimbalzino. All’8’ facile parata di Scarpi su tiro di Princivalli libero a sinistra. All’11’ parata di Scarpi su insidioso tiro basso diagonale di Briano da destra. Al 13’ prima parata, facile, di Pinzan su azione Zanini-Stellone. Una efficace finta di Milito al 14’, senza sbocco; sul contrattacco, salva Scarpi fuori area respingendo col corpo su Moscardelli. Vertiginosa azione di Milito al 25’.

L’uscita di Italiano, dolorante, al 36’ altera l’impostazione della partita. L’importanza di Italiano risalta dalla sua assenza: Rimoldi merita elogio, ma ha caratteristiche diverse. Il Genoa affievolisce il predominio.

Nei rimanenti minuti del primo tempo vediamo ancora al 42’ un colpo di testa di Munari fuori, su calcio di punizione fischiato a favore di Godeas che si era buttato contro Gargo; al 44’ è invece Gargo che fa fallo su Godeas, che non viene fischiato. Comunque un bel duello tra due fisici possenti.

Nel secondo tempo la partita si accende poco e scarsi sono gli episodi..Al 18’, dopo un bel tiro di Lamouchi, Scarpi in tuffo basso sulla destra salva il risultato su insidiosissimo colpo di testa di Rigoni, da poco entrato, su cross da calcio fermo dalla sinistra. Sia lode al nostro portiere. Nel finale il Genoa, che sostituisce prima Stellone e poi anche Milito al 39’, soffre un po’: corre due pericoli in mischia al 35’ e al 42’. Tuttavia, nella sostanza, il pareggio è equo, conseguenziale alla tattica delle squadre e conquistato con autorità, il che implica un gioco di difesa nel complesso autorevole.

Un altro passetto è stato compiuto - altri ancora sono necessari.

Vittorio Riccadonna



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