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dalla redazioneFinale di Champions con il Liverpool
25/05/2005

Non so quanti hanno avuto modo di vedere su RAI 3 la ben documentata rievocazione della tragedia dell'Heysel mandata in onda con l'occasione della finale di Champions tra Milan e Livorpool.

A distanza di anni, con le immagini di quella finale di Coppa, tra lo stesso Liverpool e la Juventus, ed una serie d'interviste mirate, quei fatti tragici hanno assunto contorni ancora più precisi ed agghiaccianti che davvero invitano a riflettere.

 


Intanto sono chiare e sempre più fuori discussione le grandi responsabilità di coloro che hanno permesso lo svolgimento di una partita di tale importanza in uno stadio tanto fatiscente.

Gradoni in cemento, pietre dappertutto, ingressi stretti ed infelici, semplici reti metalliche di divisione tra i diversi settori e forze dell'ordine in numero assolutamente inadeguato alla portata dell'evento.

Tutto questo, tra l'altro, in un periodo in cui impazzavano i famosi "holligans".

Insomma una tragedia annunciata.

Un tifoso inglese, uno dei "caporioni" d'allora, racconta di provocazioni (?!) dei tifosi italiani che, a suo dire, stavano malmenando dei giovani tifosi inglesi con la maglia del Liverpool finiti (?!) nel settore "italiano".

Questa circostanza avrebbe scatenato la reazione dei tifosi d'oltre manica per difendere i loro amici. Hanno pensato bene di scavalcare le fragili ed inefficaci barriere divisorie ed hanno scatenato il putiferio con cariche, lancio di sassi, ecc.

Il panico susseguente ha fatto il resto e quasi 40 persone, si può immaginare le più inermi ed indifese, sono morte schiacciate e soffocate da spettatori del loro stesso settore, in fuga, terrorizzati.

Così una giornata di festa si è trasformata, per tante famiglie, in una giornata di tragedia e di lutto.

Non parrebbe eccessivo che, così come giustamente si fa per certi avvenimenti storici, sia chiaro di ben altra portata, si potesse rievocare e ricordare ogni anno anche quest'inaccettabile avvenimento.

Lo scopo dovrebbe essere lo stesso: fare in modo che tutti ne possano avere costantemente coscienza e siano, almeno un minimo, disincentivati dal commettere tante scelleratezze non escluse quelle che potrebbero sembrare di minor gravità.

La lezione dell'Hysel, infatti, è proprio questa: tutto è cominciato in modo quasi banale, poi, anche a causa delle particolari condizioni ambientali sfavorevoli, la situazione è precipitata e tutto è finito in tragedia.

Contro la violenza negli stadi parlo e scrivo tutte le volte che mi capita, anche perché devo annotare che certe lezioni s'imparano, purtroppo, con fatica.

Di converso è' stato bello ed emozionante vedere ad Empoli i bambini supporters della squadra toscana e del Genoa insieme accomunati nell'applauso di entrambe le tifoserie, prima di una sfida importantissima per entrambi i team e, quindi, ad altissima "tensione".

Ecco, oltre che per i meriti raccolti sul campo, credo proprio che Genoa ed Empoli e le rispettive tifoserie, anche e proprio perché capaci di questa e di altre simili iniziative, siano le squadre che meritano di più la serie A.

Auguriamoci che siano premiate anche dal risultato del campo: non c'è dubbio che se n'arricchirebbe anche la serie A.

Giancarlo Rabacchi



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