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a proposito di...Pensieri in libertà
13/09/2006

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"Pensieri in libertà" | 109570 commenti
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Stai visualizzando i commenti del giorno 26/09/2012


[Nessun Soggetto]
di juric il 26/09/2012 16.58
http://😨mirka

FERRONI ARMANDO

DIFENSORE NATO A ROMA IL 3 APRILE 1961. FRATELLO DI UN EX CAPITANO DELLA SAMPDORIA VIENE ACQUISTATO NEL SETTEMBRE DEL 1968 PROVENIENTE DALL'AVELLINO. DA UN BUON CONTRIBUTO AL TITORNO IN SERIE A DEL GENOA NELLE CUI FILE RIMANE FINO AL 1983 NEL RUOLO DI RISERVA MA RIUSCENDO A TROVARE PARECCHIO SPAZIO. BILANCIO NEL GENOA 98 PRESENZE 3 RETI., IN CAMPIONATO 82 PRESENZE 1 RETE. IN COPPA ITALIA 30 PRESENZE 2 RETI. NELLE COPPE EUROPEE (UEFA) 6 PRESENZE 0 RETI



[Nessun Soggetto]
di jcarr (jcarr@genoadomani.it) il 26/09/2012 16.34

inserto Corriere Economia.

un casino' , uno sceicco e l' abile Mantovani

breve storia dell' ascesa di Paolo Mantovani. la Pontoil

------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ TITOLO: Un casino' , uno sceicco e l' abile Mantovani - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - E' una scena tipica della mitologia del petrolio: un casino' della Costa Azzurra, un giovane sceicco di una casa reale del Golfo, due italiani con l' occhio veloce. Il casino' era, naturalmente, Montecarlo. Lo sceicco era kuwaitiano, anzi era il ministro del Petrolio del piccolo emirato. E i due italiani, o genovesi per la precisione, erano Lorenzo Noli e Alfonso Mondini. Grazie a quell' incontro fortuito la loro Pontoil si assicuro' un piccolo contratto di fornitura con il Kuwait. Ma questo e' anche il vero inizio di Paolo Mantovani, l' ex impiegato dell' armatore Cameli che nel 1973 . alla vigilia della guerra del Kippur . si era messo in proprio. Aveva iniziato con un piccolo carico di greggio caricato su una petroliera impegnandosi fino all' ultima lira. "Se affonda sono finito anch' io", confidava agli amici. La nave non affondo' e di carichi ne seguirono molti altri. Permettendo cosi' la nascita di un piccolo gruppo di operatori petroliferi indipendenti. Mantovani, oggi presidente della Sampdoria, entro' nella Pontoil nel 1976 e divenne l' artefice delle sue fortune. Il primo contratto con il Kuwait si trasformo' poco alla volta in una grande commessa. Le crisi petrolifere che si verificarono negli anni seguenti gli diedero una grossa mano, consentendogli di realizzare guadagni consistenti. "Aveva l' abilita' di essere nel posto giusto con il cargo giusto", dicono di lui i concorrenti. Come tutti i grandi intermediatori, anche di Mantovani si dice che non conosca frontiere, nemmeno quelle degli embarghi decretati dai vari Paesi o dall' Onu. Su di lui sono circolate molte voci negli anni durante i quali gestiva il suo piccolo impero petrolifero in continua crescita. C' e' stato anche qualcosa di piu' di semplici voci: Mantovani ha subito diversi processi. Pero' ogni volta ne e' uscito bene. Nel 1985 e' stato assolto per insufficienza di prove dal reato di esportazione di capitali (mille miliardi); l' anno dopo e' stato prosciolto dall' accusa di falso in bilancio nella Pontoil; nel 1987, nel famoso processo per lo "scandalo petroli" (altri imputati erano i generali della Finanza Giudice e Lo Prete), e' stato ancora assolto.

 

E pensare che l'avvocato che lo salvò dalla prigione, grande principe del Foro, era anche un grande Genoano!

 



x Shamrock
di jcarr (jcarr@genoadomani.it) il 26/09/2012 16.26

Questo è parlar chiaro, bravo!

 



marioepifani il 26/09/2012 13.45
di shamrock il 26/09/2012 16.21

Ciao!

Fuori luogo anch'io, ma chissà perchè :-), quando ho letto la Tua esternazione, mi è venuto in mente un amico il quale (non per diletto ma per necessità economiche ed in tempi non sospetti), per aver svolto una prestazione (rientrante nei propri còmpiti professionali, ossia, abilitato da un Albo a procedere) per una ditta che non era quella per la quale prestava servizio, in ferie, si è visto calare dal cielo, come mannaia di Giustizia, l'accusa di "truffa aggravata"... Ad altri dedicano strade e vie, pur col divieto di posare piede sul suolo italiano per anni (pena arresto immediato) e riempiendo le navi metà di petrolio e metà di acqua ma spacciandole per piene di petrolio..

Forse evadere fiscalmente in maniera corposa è più onesto e meritorio che farlo per un pugno di dollari!

Pòg mo Thòin!

Tra poche ore scende in campo il Genoa, questo conta di più!

Un abbraccio, rosso-granato & blu-oltremare...

 



Armando Ferroni, ovvero...
di Franci il 26/09/2012 15.50

la "buona riserva" (anche se a me il termine riserva non è mai piaciuto).

Credo infatti che pochi giocatori, almeno per quanto riguarda il Genoa e a mia memoria, abbiano saputo ricoprire con esito così importante e soddisfacente il ruolo di non titolare fisso. A lui si addice alla perfezione la definizione spesso adoperata di quel genere di giocatori che ogni allenatore vorrebbe avere in squadra. Quei giocatori, cioè, che sanno farsi trovare sempre pronti in qualsiasi circostanza vengano chiamati all'opera e riescono a fornire prestazioni di tale livello da far dimenticare che sono in campo al posto di questo o quello dei compagni.

Le presenze collezionate in rossoblu prima sotto la guida di Scoglio e poi di Bagnoli stanno a dimostrare come venisse da entrambi considerato ben più di una semplice riserva. Anche per la serietà e la professionalità che tutti, qui a Genova, abbiamo potuto verificare.



errata corrige Ferroni in Uefa
di AlonsoChisciana il 26/09/2012 13.57

MI sono accorto,da un più attento esame,che Ferroni giocò effettivamente sei partite,di quelle dieci in totale disputate dal Genoa in Coppa Uefa,ma il suo esordio fu già nell'andata di Oviedo,dove fu sostituito al 40° del secondo tempo da Fiorin.

Poi giocò effettivamente da mediano,al posto di Eranio,il ritorno al Ferraris,e fu sostituito da Cecchini,al 33°della ripresa,quando sul 2 a 1,cercavamo il terzo goal a tutti i costi,e proprio Cecchini lo sfiorò con una girata che ancora tutti ricordiamo,ma quella fu anche  l'unica fiammata di quel giocatore.

Comunque restano sempre validi i filmati di quella partita,perchè ce la ricordiamo ancora oggi,come un must per i Genoani.

Poi Ferroni saltò i ritorni al Ferraris,sia con a la Dinamo che con lo Steaua,entrambe di Bucarest,e poi le due partite con il Liverpool.

Giocò invece entrambe le semifinali con l'Ajax,anche se parzialmente.

Tutto ciò per la precisione.



fuori luogo
di marioepifani il 26/09/2012 13.45

 

Non è mai bene guardare in casa d'altri, ma quando il troppo stroppia...

Come fa Edoardo Garrone a scrivere che Paolo Mantovani ha rappresentato "un modello di etica, di stile e di correttezza"?

E' un interrogativo davvero inquietante...

 



Per Garrincha
di CHARLEMAGNE il 26/09/2012 13.26

Ciao , se vuoi leggere per un Genoano à Parigi tre post prima grazie



Formations GENOA
di CHARLEMAGNE il 26/09/2012 11.30

Buongiorno vi mando il risultato , ieri o dimenticato Di mandare la formazione quindi quella del Sito andra' bene Due a zéro borriello borriello



Armando Ferroni ed il Genoa
di AlonsoChisciana il 26/09/2012 11.26

Armando Ferroni,nato a Roma il 3 aprile 1961,ha una prerogativa,quella di non aver girato molte squadre,infatti nella sua carriera,in pratica,veste solo tre maglie,e quasi sempre in serie A,con un’eccezione,per noi piacevole,di cui parleremo più avanti.

Armando Ferroni è indicato come Ferroni II,perché ha un fratello,anche lui difensore,che giocò nella Lucchese,nella Sampdoria e nell’Hellas Verona.

E proprio contro il fratello Mauro,accadde un episodio molto curioso.

Infatti l’8 maggio 1983,a Firenze,giocarono Fiorentina Sampdoria,con i due difensori contro.

Ebbene,segnarono tutti e due,ma la cosa strana fu che lo fecero entrambi nella porta sbagliata.

Infatti al 18° del primo tempo Armando fece gol nella sua porta,mandando in vantaggio la Samp,ma dopo il pareggio viola di Miani,fu Mauro a fare autorete nella propria,facendo ritornare in vantaggio i viola,che poi chiusero la pratica sul 3 a 1 finale,con la rete di Ciccio Graziani.

Comunque il nostro Ferroni inizia la sua  carriera di difensore nella Fiorentina,dove rimane dal 1987 al 1984,sempre in serie A,dove disputa più di 100 partite,ed esordisce nella massima serie il 25 marzo 1979,a soli 18 anni,nella vittoriosa trasferta a Verona,contro l’Hellas.

Poi nel 1984 si trasferisce all’Avellino,sempre nella massima serie,dove gioca altre 100 e passa partite,con tre reti,sino al settembre del 1988.

Infatti in quella stagione,il Genoa,dopo essersi miracolosamente salvato a Modena,pochi mesi prima,sotto la spinta del d.s. Sogliano,puntò decisamente al ritorno in serie A.

E così arrivò come allenatore  “il Professore”,che non ha bisogno di presentazioni,e con lui tra l’altro il bravissimo centrocampista Roberto Onorati,ed appunto Armando Ferroni,con l’esperienza di oltre 200 partite in serie A.

Il difensore arrivò dall’Avellino,ma era,come si è visto,di scuola Fiorentina,ed era un vero mastino in campo,e deciso negli interventi in marcatura.

Purtroppo il terzino non riuscì a diventare un  titolare fisso, per le ingombranti presenze di Torrente e Caricola.

Giocò comunque,in quella stagione trionfale 24 partite,sempre con un rendimento alto,ed alla fine anche lui partecipò al trionfo della squadra per l’agognato ritorno in serie A.

Poi fece le successive quattro stagioni in A,con 57 partite,ed un’unica rete,inutile,in quanto fu segnata a Parma,il 7 aprile 1991,dove pareggiò la rete di Melli,ma il Genoa fu sconfitto per 2 a 1,con la rete finale di Sorce.

Ma anche quell’anno fu per lui trionfale,perché contribuì a quello storico 4°posto,ed all’ingresso trionfale in Uefa.

Tra l’altro,di tutte le partite giocate nel Genoa,Ferroni ne ricorda una proprio di quell’anno ed è la vittoria a Torino,con la Juventus,con rete di Skuhravy,il 20 gennaio 1991,come abbiamo già letto in altro post,dalle sue parole. 

Ma la stagione successiva,Armando Ferroni partecipò con ben 6 presenze,anche alla Coppa Uefa,dove il Genoa si fermò nelle semifinali,ed il suo esordio nella competizione europea fu nella partita di ritorno,quel famoso Genoa Oviedo 3 a 1 del 3 ottobre 1991,in cui prese il posto di Eranio.

Ed a quella partita dedico il filmato nel link segnalato in fondo,perché è un ricordo meraviglioso per tutti i Genoani.

 

Terminata la carriera da calciatore,non abbandonò mai Genova ed il Genoa,e si dedicò alla ricerca ed alla preparazione di nuovi giovani talenti,dapprima fondando con l’altro ex,Marco Nappi,una scuola gratuita sponsorizzata dalla Figenpa,nel 2008,e poi entrò nello staff tecnico delle giovanili del Genoa,dove attualmente si occupa dei giovanissimi.

Ed ecco il link promesso ,anzi ben due,perché il primo è in italiano,il secondo è nella lingua degli avversari!

 

http://www.youtube.com/watch?v=lWp8L7h6F-c

http://www.youtube.com/watch?v=71FkBLX7XeU

 



Vedere il GENOA à Parigi
di CHARLEMAGNE il 26/09/2012 10.46

Ciao Garrincha , o un Genoano che sara' a Parigi questa sera e vorrebbe potere il GENOA , non posso invitarlo in casa mia essendo in clinica ( per un délicate intervento alla schiena , ma apparentemente tutto e' andato per il meglio ). Se tu conosciamo un indirizzo e puoi mandarmelo potremo fare un grosso piacere à questa persona ti saluto www.milio.bozzolo@cegetel.net



[Nessun Soggetto]
di MAX64 il 26/09/2012 09.36

box=61 Parma 2 -1 Genoa box=4  
box TRENTALANGE Alfredo
Data: Domenica 07-04-1991
  Marcatori  
  [gol] 33' pt - MELLI Alessandro
  35' pt - FERRONI Armando [gol]
  [gol] 19' st - SORCE Giovanni  
  Formazioni  
  TAFFAREL Claudio Andre'   BRAGLIA Simone  
  [out]79' MONZA Aldo   TORRENTE Vincenzo  
  GAMBARO Enzo   FERRONI Armando [rc]  
  MINOTTI Lorenzo   ERANIO Stefano  
  [rc] APOLLONI Luigi   CARICOLA Nicola  
  GRUN Georges   SIGNORINI Gianluca  
  MELLI Alessandro   RUOTOLO Gennaro  
  [rc] ZORATTO Daniele   BORTOLAZZI Mario  
  [rc] OSIO Marco   AGUILERA NOVA Carlos Alberto  
  [out]63' CATANESE Tarcisio   SKUHRAVY Tomas  
  BROLIN Tomas   FIORIN Valeriano [out]85'  
  Sostituzioni  
  [in]63' SORCE Giovanni   PACIONE Marco [in]85'  
  [in]79' DE MARCO Rocco    
  Allenatori  
  SCALA Nevio   BAGNOLI Osvaldo  
  Note  

 

Unico e ultimo gol di Ferroni al Genoa.

 

A.S. OMI - ROMA

La squadra dove giocò prima di Fiorentina, Avellino e Genoa

La storia dell'AS Omi risale agli anni '50 quando il Gs aziendale di tipo dopolavoristico s'impegnava con alterne prestazioni nel campionato di prima divisione. Soltanto nel 1957, con Franco Seguiti, chiamato in azienda da Raffaello Nistri, nasce il settore giovanile e contemporaneamente, auspice Lionello Cianca, ottiene un terreno in concessione dal Coni. Lo stesso Gs Omi realizza poi un impianto sportivo con illuminazione e centro medico incorporato. Nel '60 nasce la prima scuola calcio in Italia e i giovanissimi sono controllati da giovani medici che si affermeranno ad alto livello nello sport ed in campo professionale quali: Ziaco, Alicicco, Caruso, Terzoli ed altri. Nel 1961 i giovani conquistano il titolo italiano di categoria e il Gs Omi organizza il Torneo Industria e Sport che nei 16 anni successivi si inserirà tra le manifestazioni dell'estate romana e del Lazio e presenterà agli appassionati i più grandi futuri campioni del calcio nazionale come De Sisti, Zigoni, Prati, Maldera, D'Amato, Nela, Moro, Bettega, Giordano, Manfredonia, Rossi e tanti altri.

Quando la sigla Omi Spa viene venduta, il GS Omi, gruppo sportivo aziendale, si trasforma in As Omi alla quale resta l'impianto sportivo che non fa parte del patrimonio aziendale. I giovani vincono il secondo titolo italiano e partecipano a numerose finali anche negli allievi, ma interventi sportivi, politici e amministrativi privano la stessa associazione del campo sportivo e ne determinano l'allontanamento dalle attività agonistiche ma non da quelle culturali. Infatti nel 1997 l'Associazione ottiene dall'Unione Europea un finanziamento per un convegno sui Sic (Sport, Incubator Centre). Si propone un progetto pilota per la creazione di centri di incubazione sportivo-culturale da realizzarsi nei quartieri delle grandi città, soprattutto in periferia dove lo sport diviene uno strumento di cultura e viene messo a disposizione di giovanissimi, disabili e amatori, senza dimenticare gli anziani per i quali è prevista anche l'università della terza età.

Malgrado l'autorizzazione della UE non si trovano né sponsor né collaboratori e, quando la Ese si propone, l'Amministrazione locale interviene pesantemente, impone che il convegno sui Sic si trasformi in "lo sport nella città" e la As Omi da promotrice finisce in sott'ordine.

Nel frattempo la sigla Omi viene aggiunta a molte altre associazioni al fine di acquisirne il prestigio passato ed il Torneo Industria e Sport si trasforma in uno strumento pubblicitario per attirare non solo i giovani ma anche i genitori verso centri fitness. Non esiste un copy-right sulle sigle dei tornei per cui quando l'Omi e l'Asd Anziolavinio decidono di onorare la memoria di Marco Seguiti, un ex atleta e prezioso istruttore dei giovanissimi, sono costretti a cambiare la sigla in "Torneo Sport, Turismo, Ambiente" a carattere internazionale che rinnoverà i successi del precedente ed esalterà Anzio, il suo mare e la sua storia antica e moderna.

Così lo scorso anno ad Anzio si è dato il via al 1° Trofeo "Marco Seguiti", quest'anno, grazie alla collaborazione del Pomezia Calcio e dell'Axa Calcio, si è potuto ripetere l'evento con la seconda edizione.

 



ferroni armando
di gerossoblu il 26/09/2012 08.56

Il 20 gennaio 1991 al nuovo Delle Alpi di Torino, per la diciassettesima giornata di Serie A, si giocò Juventus-Genoa. Una sfida tra squadre che hanno fatto la storia del calcio italiano. Una sfida che può contare 36 scudetti complessivi. Una sfida rimasta nella storia nei confronti tra bianconeri e rossoblù come l'ultimo confronto vinto dal Grifone in casa della Vecchia Signora: in quell'occasione infatti, grazie al gol al 37' di Thomas Skuhravy, il Genoa espugnò il Delle Alpi, conquistando tre punti fondamentali per la cavalcata trionfale coronata dal quarto posto in campionato e quindi accedendo al Coppa Uefa. La Juventus invece, allenata da Gigi Maifredi, si posizionò solamente al settimo posto in classifica, perdendo l'accesso all'Europa.
Uno dei protagonisti di quella vittoria decisiva fu Armando Ferroni, difensore della corazzata di Osvaldo Bagnoli e tuttora allenatore degli Allievi B del Genoa, intervistato in esclusiva da Pianetagenoa1893.net in occasione della sfida di sabato tra rossoblù e bianconeri.

La Juventus è da sempre vista come la squadra da battere: è risaputo che, quando si gioca contro la Vecchia Signora, le motivazioni di un qualsiasi giocatore non possono che amplificarsi. Vent'anni fa però, il Genoa andò a Torino per vincere e tornò a casa con l'intera posta in palio: cosa ricorda di quella partita?
In quel periodo conquistare i tre punti in casa della Juve era qualcosa di straordinario. Il Genoa poi, grazie anche a quell'annata incredibile, aumentò il suo prestigio e la sua fama. Loro avevano bisogno di vincere per mantenersi nelle prime posizioni, noi però ci impegnammo moltissimo e arrivammo alla conquista del 4° posto in classifica. Fu un periodo eccezionale che spero possa ripetersi per il Grifone.

Quali erano i segreti del Genoa di Bagnoli?
Non c'erano segreti: era un buona squadra, formata da ottimi giocatori. Il gioco di Bagnoli era semplice: cercavamo di essere sempre coperti per poi colpire l'avversario con ripartenze molto rapide. Un gioco semplice sì, ma interpretato da grandi giocatori che al Genoa diedero il loro apporto più decisivo: Eranio, Ruotolo e lo stesso Aguilera che, riuscendo a proteggere palla là davanti, sapeva far salire la squadra.

Quali furono le soddisfazioni più grandi di quella stagione?
Fu un anno trionfale, dove tutte le partite ebbero la loro importanza. Ci siamo tolti molte soddisfazioni andando a vincere oltrechè con la Juve, con l'Inter per tre reti a zero. L'anno dopo poi ci siamo resi protagonisti di un lungo cammino in Europa, concluso con la semifinale di Coppa Uefa con l'Ajax. L'Europa League attuale invece, è lontana anni luce dai valori di vent'anni fa. A Genova si respirava aria di Europa, quell'aria che spero possa tornare presto visti i grandi sforzi compiuti dal presidente Enrico Preziosi per il bene del Genoa.

Quanto è difficile affrontare la Juventus nel suo stadio ora che, grazie alle nuove strutture, può portare ancora più entusiasmo ai giocatori bianconeri?
E' veramente difficile. Ora più che mai, visto che con Conte è avvenuta quella sterzata decisiva dopo due o tre anni di fallimenti. Sicuramente il nuovo stadio può portare ancora più entusiasmo ai padroni di casa, ma credo che il Genoa abbia tutte le carte in regola per andare a Torino per fare la partita. Credo che quest'anno la Juventus sia la squadra da battere: ha giocatori importanti, un bravo tecnico e un vantaggio non da poco su Napoli, Milan e Inter che, con gli impegni in Champion's League, potrebbero perdere terreno in campionato.

Ora però, Armando Ferroni il calcio lo segue della panchina. Come stanno andando i suoi allievi?
Stiamo disputando un buon campionato, totalmente diverso dagli anni scorsi: essendo Allievi B possiamo confrontarci con realtà professionistiche come Inter, Torino, Sampdoria, Novara, oltre alle società di Lega Pro, anziché con società provinciali con le quali è difficile dare un giudizio tecnico efficace. Oltre al fatto che la squadra è composta da tutti '96 e quindi sotto leva di un anno rispetto alle altre di Lega Pro, ora è molto più dura ma ci stiamo facendo valere: domenica infatti, siamo usciti vittoriosi dalla trasferta con il Torino.

Quanto è importante per il Genoa avere un vivaio di giovani così promettenti?
Oltrechè per il Genoa, è importante per tutte le altre società. In questo periodo si sta investendo molto sui settori giovanili, quello rossoblù ne è la dimostazione: non si contano i giovani grifoni che convincono sempre di più fra Serie A, B e Lega Pro. L'obiettivo è quello di sfornare altri talenti come El Sharaawi. E direi che siamo sulla strada giusta.

da pianetagenoa



QUIZ Oggi parliamo di...
di marioepifani il 26/09/2012 08.47

 

Armando Ferroni

 



QUIZ Oggi parliamo di... (Classifiche)
di marioepifani il 26/09/2012 08.44

 

Norman Victor Leaver

 

9  FRANCI

8  ALONSOCHISCIANA

7  VIEUX_MARCHEUR

5  JCARR, GEROSSOBLU, STRAVECCHIO

4  CIVI59

2  JURIC

 

Classifica

 

139  ALONSOCHISCIANA

129  ABBADIE56

  78  SIRSPENSLEY

  75  FRANCI

  66  GEROSSOBLU

  43  JCARR, VIEUX_MARCHEUR

  35  GINGER

  26  JURIC

  18  LARRY_BIRD 

  12  BUCANIERE

    8  SHAMROCK

   6   NEMBOKID55 

  5  STRAVECCHIO 

  4  CIVI59

        3  MAX64, UTRI R_&_B

 

 



INDOVINA CHI... (x Garrincha)
di marioepifani il 26/09/2012 08.34

 

Formazione autorizzata

 



La formazone del Genoa
di Garrincha il 26/09/2012 01.04

Risultato: 2 - 1 Frey Bovo Canini Granqvist Antonelli Kucka Tozser Merkel Jankovic Borriello Immobile scusate per l'ora, spero non invalidi il tutto, saluti dalla Francia



INDOVINA CHI... (Formazione del sito)
di marioepifani il 26/09/2012 00.30

 

  • GENOA
  • 4-3-1-2
  • 1FREY
  • 31SAMPIRISI
  • 21CANINI
  • 2BOVO
  • 13ANTONELLI
  • 11JANKOVIC
  • 14SEYMOUR
  • 33KUCKA
  • 91BERTOLACCI
  • 22BORRIELLO
  • 17IMMOBILE
  • All. De Canio

              PARMA

  • 3-5-2
  • 83MIRANTE
  • 28BENALOUANE
  • 29PALETTA
  • 6LUCARELLI
  • 5ZACCARDO
  • 20ACQUAH
  • 10VALDES
  • 8GALLOPPA
  • 18GOBBI
  • 88PABON
  • 9BELFODIL
  • All. Donadoni

 





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