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dalla redazioneLa Paloma
21/12/2010

 

 

                               Una paloma blanca como la nieve ...

 

 

La colomba della pace ha disteso le sue nivee ali su Genova, che hanno sbiadito la piccola guerra in programma a Marassi.

 

 

 

 


Possiamo avvicinarci in pace alla festa del Natale, sotto il punto di vista dell’agone sportivo, senza vinti né vincitori, senza recriminazioni o esaltazioni dei fatti del giuoco, col pensiero rivolto al domani rappresentato dalle promesse dell’anno a ricominciare.

 

Un arbitro arriva sul campo, decide che è impraticabile, tutti a casa. Un fatto normale: a quanti non è capitato?

 

Perché coltivare tante polemiche?

 

Rileviamo il fatto che nella zona di Marassi si è concentrata una specie di tormenta proprio nel corso del pomeriggio, di grado maggiore che in altre zone della città, e che si è generata una certa forma di incertezza sul suo evolversi e persistere. 

 

L’arbitro ha curato bene il tempo e la sua decisione, oltre che saggia, è stata tempestiva per permettere alla gran folla di restarsene a casa.

 

L’uomo giusto al momento giusto.

 

Una decisione anticipata, oltre che azzardata, chi avrebbe potuto prenderla?

 

Non la sindaco. Ella ha tentato pervicacemente di strapparla al Prefetto, non avendo altro potere che quello di annunciare a proprio rischio che probabilmente non si sarebbe giuocato e che si poteva restarsene a casa. E se fosse poi andata diversamente? Chi avrebbe potuto salvarla?

 

Il Prefetto, ritengo giustamente, se ne è lavato; non era questione di ordine pubblico. Vero è che dalla televisione, non so con quanta fondatezza, avevamo saputo che “secondo la prefettura si può giuocare”; più tardi la prefettura ha dato quella precisazione più pilatesca di cui sopra. Un intervento del Prefetto sarebbe stato un precedente insidioso.

 

Chi avrebbe potuto intervenire? La Lega, che aveva composto il calendario e ha competenza per annullarlo. Stranamente la Lega con un suo possibile intervento è risultata assente da tutti i dibattiti. Ma c’erano i presupposti per valutare che il rinvio fosse certo? Forse no, almeno fino alle prime ore del pomeriggio.

 

La polemica sui teloni? Polemica giusta in astratto: ricordiamo la storia dei vecchi teloni lasciati a marcire nel magazzino; ma è dubbio che invece che utili avrebbero potuto costituire essi stessi un nuovo problema.

 

Stendiamo dunque anche noi una coltre bianca sull’accaduto e andiamocene in santa pace. E’ andato tutto bene.

 

Tutto bene, sì, domenica scorsa.

 

Invece, dobbiamo ancora una volta sollevare le nostre inutili lamentele sulla facile decisione di fissare partite di calcio nelle notti invernali. Sullo Sport prevale il Capitale. Io poi continuo a pensare che un derby giocato di notte è comunque un po’ rovinato. 

 

Fa tristezza, inoltre, che il Capitale fissi distinzioni tra televisione e televisione proibendo a una televisione genovese di fare cronaca dall’interno dello stadio, in virtù di accordi relativi alla diffusione delle immagini di calcio giocato. Hanno fatto i loro contratti, hanno fatto i loro accordi, dal loro punto di vista tutto a posto, hanno diviso i buoni dai cattivi.

 

Forza Primo Canale.

 

 

Vittorio Riccadonna

 

    

 



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