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dalla redazioneLo sfottò del cardinale…
01/06/2012

 

Il calcio scommesse diventa una carnevalata? I PM vedono marcio anche negli sfottò e nei travestimenti dei tifosi. Che la giustizia ordinaria, oltre che quella sportiva, intervenga con decisione per stroncare il marciume del calcio scommesse, pratica che rischia d’affossare definitivamente la credibilità e, quindi, il calcio stesso non può che essere apprezzato e sostenuto, ma…

 

 

Per la foto che mostra gli ultrà vestiti da cardinale e papa si ringrazia l'edizione genovese de Il Giornale.

 


richiamando e rifacendosi ad un davvero centrato e ben documentato articolo di Diego Pistacchi sul quotidiano Il Giornale di oggi (sue le affermazioni tra “), l’impressione è che giorno dopo giorno sia sempre più evidente che “ dalle notizie che arrivano dalle Procura di Cremona e Genova o le interviste rilasciate da magistrati a testate nazionali, il quadro diventi ancor più confuso”, di più “L’impressione che se ne ricava è quella che alla fine dei conti manchino quantomeno le prove e si cerchino di usare tutte le suggestioni possibili per far credere che il calcio sia davvero tutto marcio.”

 

L’interrogatorio di Milanetto non è stato brillante (De Martino, forse, pensava d’aver davanti Crozza?), “ha deluso” le aspettative del PM che “forse si aspettava una confessione in piena regola, invece pare che Milanetto stia per essere già scarcerato con l’O.K. del suo stesso accusatore “che aveva appena chiesto e ottenuto l’arresto con tanto di sputtanamento mediatico”.

 

Aggiunge Pistacchi “ Da galeotto a uomo libero (con semplice obbligo di firma) per non aver neppure collaborato?

 

O forse perché la delusione del magistrato derivava dal fatto che le accuse si erano parecchio incrinate?”

 

Di più, stando alle dichiarazioni del legale del giocatore questi ha predisposto un’ampia documentazione di 70 e passa pagine per dimostrare l’assurdità di alcuni dei più pesanti addebiti a lui rivolti.

 

Non conoscendo la prassi, magari si sbaglia, ma è del tutto fuori luogo chiedersi perché il giocatore sia stato arrestato e messo alla gogna senza nemmeno aver provato a convocarlo preventivamente per chiedergli spiegazioni?

 

Sono mesi che la cosa è nell’aria, ci sarebbe stato tutto il tempo per approfondire, credo che la giustizia debba perseguire i colpevoli, ma neppure dimenticare le garanzie cui ha diritto ogni cittadino, prudenza e cautela danneggiano le indagini o non è forse il contrario?

 

Nella pentola che bolle c’è, infatti, dell’altro.

 

Lasciamo stare la storia di ricatti (o forse più probabilmente qualche scherzo, no?) a Toni o quella di Buffon che, dopo aver espresso, non solo lui, perplessità sulle modalità con cui procede quest’importante inchiesta, “casualmente” il giorno dopo è stato “avvisato”, stattene buono perché se no c’e ne sarebbe anche per te, anche se non indagato.

 

Come non indagato? Se c’è qualcosa che non va perché lui non è indagato e gli altri si, con quali criteri e priorità, non credo sia offensivo, ma legittimo chiederselo.

 

Oltre alla oramai consueta fuga di notizie per Toni, Buffon, ecc., ieri “è stata anche la giornata della raffica di notizie riguardanti il Genoa sotto forma di rapporti dei capi ultrà con alcuni giocatori”.

 

Oltre alle ormai note foto con Criscito, Sculli ed alcuni ultrà che sono costate la convocazione in nazionale al difensore, in quell’inchiesta della procura di Genova (forse il solito Lari?) sono state raccolte e subito girate a Cremona anche alcune intercettazioni “cui vengono date interpretazioni colpevoliste”.

 

Fa notare sempre Pistacchi “Ma se poi si dimostra che tali interpretazioni sono sbagliate perché alle parole può essere data una spiegazione più semplice e meno dietrologica, il rischio è che la credibilità di tutte le altre ricostruzioni sia in discussione”, appunto.

 

Altic a seguito di queste intercettazioni viene descritto come uno “zingaro”, ma di lui prima della foto non si era mai parlato, neppure da parte degli stessi giocatori che hanno deciso di collaborare.

 

Ora sembra diventato lui l’organizzatore principe del calcio scommesse(?!?).

 

Pistacchi ci riporta il teso di una telefonata con un capo ultrà che gli inquirenti classificano come fatta il 10 aprile 2011 e relativa al momentaneo risultato di 2-2 di una partita dell’altra squadra cittadina con il Brescia.

 

Peccato che quella partita si svolse il 1° maggio, possibile che “uno che redige verbale in presa diretta può sbagliare così?

 

Oppure la ricostruzione è stata fatta dopo?”.

 

Ma “Il bello, però, deve ancora arrivare.

 

Nella telefonata successiva sul risultato di 3-2 in favore del Brescia Altic chiosa…quest’anno ti vestirai da cardinale” facendo riferimento, secondo gli inquirenti, a guadagni significativi”, evidentemente per le scommesse.

 

“Sempre la solita voglia di attribuire chissà quale significato alle parole.”

 

Deformazione professionale? 

 

Sicuramente per chi fa quel mestiere, ma in questo caso non pare che ci sia da complimentarsi più di tanto per il fiuto, anzi.

 

Nessuno di loro, (che s’immagina continuassero a sorvegliare le vicende di questi personaggi) si è, infatti, accorto che dopo la retrocessione della ciclistica gli ultrà genoani organizzarono per la città un corteo- funerale con tanto di alti prelati ad officiare la cerimonia.

 

I cardinali ed i papi erano proprio i capi ultrà.”

 

Si legge di persone con fedine penali non proprio perfette e quant’altro, ma è proprio da escludere che questi certamente non immacolati personaggi più che a fantomatici guadagni per partite da loro truccate (della Samp?) pregustassero già il goliardico e certamente non penalmente rilevante piacere di prendere per il sedere le rumente?

 

L’auspicio da veri sportivi ed appassionati del calcio e che sia fatta pulizia sia dei teppisti come dei facinorosi e soprattutto dei disonesti e, quindi, ben vengano tutte queste inchieste, ma l’auspicio è anche che per l’importanza e la delicatezza le stesse siano assegnate ai giudici migliori.

 

Stando a quanto ci ha raccontato il bravo Pistacchi e sopra sintetizzato non credo sia offensivo farsi venire qualche dubbio in proposito.

 

Giancarlo Rabacchi



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"Lo sfottò del cardinale…" | 4 commenti
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Stai visualizzando i commenti del giorno 11/07/2012


Scenari inquietanti...
di RABAX il 11/07/2012 18.03

A qualcuno, evidentemente, piace pavoneggiarsi con le interviste sui quotidiani.

Non sono del mestiere, ma non fosse altro che per motivi d’opportunità e rispetto verso i colleghi giudici cui l'inchiesta è stata trasferita come non chiedersi: passato il fascicolo e la competenza che senso ha esprimere certi giudizi?

Certo non ci può né ci si deve meravigliare e direi neppure impressionare, visto che l'inquietante promana dalla stessa fonte degli scenari "devastanti", devastanti de chè?

Intendiamoci i PM fanno il loro mestiere, ma tutte queste continue, insistenti esternalizzazioni, questi giudizi tanto categorici e drastici che senso hanno? Di più non possono non lasciare dubbi e generare perplessità, specie se poi, come appare sempre più nitido, pare traggono l'ispirazione da smargiassate di alcuni gradassi che vorrebbero far credere di saperla lunga.

Il dubbio di qualche esagerazione (colletta di 100.000,00 euro tra DICIOTTO dicesi DICIOTTO giocatori no?

L'impegno a regalare i due derby dell'ANNO SUCCESSIVO , dicesi ANNO SUCCESSIVO, quando magari in parte e magari molto sarebbe cambiato (?!?).

Con tutto il marcio che è emerso e sta emergendo qui si da peso e si rincorrono le abbastanza probabili millanterie di personaggi a dir poco squalificati?

A proposito che fine a poi fatto quel famoso ATAFIC o come diavolo si chiamava?

Non era lui il "caporione", la madre di tutte le scommesse e combines?

Se poi uno legge le, a questo punto, comprensibili lamentele di Milanetto (vedi in calce) si chiede con quali approfondimenti e verifiche sia stata condotta un'indagine basata su tante prove poi clamorosamente cadute.

Alcune, come ad esempio quella del vestito da Cardinale, addirittura nel ridicolo..., altre dimostrate inconsistenti da documentazione probante presentata e della quale, a palese malincuore ed evidente disagio gli inquirenti hanno dovuto ammettere di doverne prendere atto: scuse no?

Tanto clamore quando c'è di mezzo il Genoa, niente o quasi ad esempio per Conte, per l'indagine di Napoli, per le confessioni di Carobbio e di Masiello (che non ha fatto l'assist del gol decisivo, ma addirittura un'autorete!).

Qualche amico incavolato che vede complotti perfidamente suggerisce che i giudici sono "diversi" (e francamente non saprei quale sfumatura dare all'aggettivazione usata)

Insomma c'era da sperare che questa indagine non si realizzasse in un accanimento unidirezionale, ma in un impegno serio a far pulizia dove il marcio c'è stato davvero.

E' stato e sarà cosi? Mah.

Chiudo riportando l'intervista sobria, non "devastante" né "inquietante" (camomille please)  di un ragionevolmente rammaricato Milanetto, pare giusto visto che parlano tanto i PM...

«L’infamia più grossa per chi, come me, in campo ha sempre dato tutto e ha vinto il maggior numero di stracittadine nella storia del Genoa. Vorrei solo ricordare ai giudici che quel derby l’abbiamo vinto grazie a un mio assist». In un'intervista esclusiva a Panorama.it, Omar Milanetto si difende dalle accuse di presunta combine sul derby del maggio 2011. E contrattacca: "Quel famigerato derby si è concluso con un violento scambio di accuse tra me e la tifoseria genoana proprio perché la curva accusava me e la squadra di scarso impegno mentre noi sapevamo di avere dato il massimo". Il centrocampista sottolinea che "quella partita non compare neppure tra i miei capi d’imputazione. È stato il pm Roberto Di Martino a tirarla fuori, a sorpresa, durante il mio interrogatorio di garanzia. Io sono cascato dalle nuvole e il gip lo ha subito stoppato. Il Tribunale del riesame, poi, non l’ha neanche presa in considerazione nonostante le insistenze del pm". Milanetto smentisce seccamente qualsiasi suo coinvolgimento in Lazio-Genoa 4-2 dello scorso campionato. "Io vengo tirato in ballo solamente - afferma l'ex giocatore del Genoa - da Carlo Gervasoni (uno dei «pentiti» dell’inchiesta di Cremona, ndr), persona che non conosco, e in modo ogni volta diverso:  nel primo interrogatorio accenna alla partita ma non mi nomina neppure, nel secondo sostiene di aver appreso da terzi che io avrei incontrato alcuni esponenti della cosiddetta banda degli zingari, senza specificare quali. Solo a marzo inoltrato, quando già sui giornali erano uscite illazioni su di me, si ricorda – sempre per sentito dire – che avrei incontrato altri due presunti esponenti dell’organizzazione, Hristyan Ilievsky e Alessandro Zamperini. Entrambi hanno negato la circostanza, mentre Almir Gegic (presunto capo della cellula degli «zingari», ndr) dice di non conoscermi".

Commento finale: o Milanetto più che diabolico è una incommensurabile faccia tosta oppure su quali basi è stato disposto il suo l'arresto con tanto di sputtanamento mediatico visto che, non si sa bene come (Govi diceva "non si sa, ma si sa) all'alba c'erano già le solerti telecamere delle Tv ad immortalare la scena della cattura e dell'ammanettamento del rebrobo?

E le telecamere che alle 5 o quasi erano già a Coverciano? Erano lì per caso?

Qualcuno si farà mai carico di rendersi conto e di capire se e perché possono succedere tutto questo e se le gravi e spiacevoli conseguenze di tutte queste situazioni davvero abbastanza inaccettabili devono rimanere solo a carico dei poveri Milanetto di turno?

Inutile dire che si  scrivono questi giudizi non certamente positivi con grande dispiacere anche per il grande rispetto da sempre nutrito verso la Magistratura e per il suo difficile e delicato lavoro.

Pazienza, speriamo bene.





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