Sulla marcatura decisiva di domenica, fioriscono le discussioni anche attorno a fattori secondari.

Come, ad esempio, sull’importanza che De Maio abbia o no sfiorato la palla di testa. Se guardate la regola 11, accessibile oggigiorno tramite il sito FIGC, non vedrete alcun accenno a tocchi di difensori; e d’altra parte, quante volte vediamo annullare gol per fuorigioco dopo respinta del portiere.

La vera questione è già stata presentata su questo sito a fine di agosto scorso, per una disavventura del Napoli, sotto il titolo “Un fuorigioco ombra”.  Potete consultare in archivio qui accanto. Eccola ripetuta.

Il regolamento di gioco detta che un giocatore in fuorigioco deve essere punito se “prende parte attiva al gioco ... intervenendo nel gioco”.  Niente altro su questo punto.

Dunque a regolamento il fuorigioco dei giocatori sampdoriani andava punito, per aver preso parte attiva nell’azione. Fuor di dubbio.

Ma il mondo arbitrale ha assunto “interpretazioni”, che sono piuttosto contraddizioni, secondo cui “intervenire nel gioco significa giocare o toccare il pallone passato o toccato da un compagno”.

Non avendo i giocatori sampdoriani toccato il pallone, allora per gli arbitri il fuorigioco non esiste.

Gli arbitri contro il regolamento ?

Quid est veritas ?

Vittorio Riccadonna