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il Grifone in campoSconfitti, ma con aumento dell’autostima…
06/12/2015

 

F.C. Internazionale    1   (st. 14’ Ljajc)

 

GENOA CFC                0

 

Sillogismo quello del titolo che pare sia ora divenuto di moda. La settimana scorsa tutti a parlarne per l’Inter sconfitta al S. Paolo, questa volta tocca a noi. Non giurerei sia proprio vero, ma crederlo, in effetti, non costa niente, la riprova alla prossima gara con il Bologna. L’Inter finisce in 10 uomini, ma al Grifo, oltre alla magra soddisfazione di vedere la capolista costretta a perdere tempo in casa sua, resta troppo poco tempo per riuscire ad approfittarne.

 

 

 


IL TABELLINO

Handanovic, D'Ambrosio, Miranda, Murillo, Telles, Melo (1' st Brozovic), Medel, Biabiany, Palacio(45' st Guarin), Ljajic, Jovetic (29' st Perisic)

All. Mancin. In panca: Carrizo, Berni, Dodò, Ranocchia, Montoya, Juan Jesus, Gnoukouri, Icardi, Manaj

Perin, Izzo (34' st Cissokho), Burdisso , Ansaldi, Figueiras (29' st Pandev), Rincon, Costa, Laxalt, Lazovic (15' st Capel), Gakpé, Perotti

All. Gasperini. In panca:Lamanna, Ujkani, De Maio, Ricozzi, Ghiglione, Ntcham

Arbitro: Giacomelli di Trieste - Corner: 5-3 - Recupero: 3' e 4' - Spett: 30.000 circa.

 

Un primo tempo molto (troppo?) prudente, in pratica regalato agli avversari, che pure avevano lasciato in panca alcuni dei loro uomini più pericolosi (Icardi, Guarin, ecc.).

 

Soprpende anche Gasperini nel senso che conferma, anche un po’ per necessità, la squadra sconfitta in casa dal Carpi, meno ovviamente Pavoletti, il terminale offensivo, fuori per la nota squalifica.

 

L’assenza di Pavoletti è pesata non poco, difficoltà accentuata dai due nuovi difensori interisti Miranda e Murillo davvero insuperabili, nel primo tempo in particolare Gakpè non tocca letteralmente palla, nettamente sovrastato sia di piede sia di testa da un Miranda eccezionale (lecita la domanda: bravo lui o scarso il nostro? Generalmente in medio stat virtus

 

 

Purtroppo poco ha inciso lo stesso ingresso di Pandev che, indubbiamente, èpenalizzato dal giocare poco, il giocatore continua ad avere più o meno conseguenti difficoltà, in più riesce anche a sprecare una delle poche occasioni capitate al Genoa non agganciando un delizioso assist di Perotti.

 

Dietro la difesa ha tenuto ed ha concesso all’Inter il minimo sindacale, lo stesso Perin solo in una occasione ha dovuto dare il meglio di sé, qualche dubbio, invece, sul gol.

 

Episodio per me a due faccie.

 

Diciamo che Ljajc non intendeva tirare direttamente in porta, ma scodellare un pallone molto invitante nell’area che potesse favorire l’intervento decisivo di qualche suo compagno che, in effetti, ci ha provato.

 

Da qui parlare di gol abbastanza fortunoso non è proprio fuori luogo .

 

Va anche detto, però, che quel calcio piazzato è stato tirato molto bene ed era, in ogni modo, d’estrema pericolosità.

 

Per questo verso, quindi, ci sta anche il bravo per l'interista

 

 .

 

Qualche dubbio per Perin, come nel derby dello scorso anno a seguito di una simile punizione calciata da Gabbiadini.

 

Sono in effetti situazioni un po’ "bastarde", che finiscono per sorprendere i portieri concentrati sul possibile intervento di uno degli avversari che si avventano su quella palla e/o magari sperano nell’intervento di un compagno.

 

Nulla di tutto questo è accaduto con la palla che, inopinatamente, finisce nel sacco con lui fermo, impalato ed attonito.

 

Perin resta, ci mancherebbe, un grande portiere, magari, tra lui e Spinelli, vedano di trovare, una volta per tutte, una qualche soluzione per ovviare a queste ripetute "spiacevoli" situazioni.

 

La bravura e l’esperienza dei grandi portieri matura col tempo, anche grazie agli involontari errori fatti in carriera per i quali, poi, si trova modo e maniera di non ripetere.

 

L’adattamento e l’inserimento di Lazovic e di Capel è ancora indietro.

 

Lo spagnolo, tra l’altro, gioca abbastanza poco, ci vorrà ancora tempo; le due promettenti prove dei ragazzi, rispettivamente con Milan e Frosinone erano state, evidentemente, due rondini di quelle che non fanno ancora primavera.

 

Ai soliti mugugnoni, quelli che quando parlano è solo per criticare i nostri (eccesso d’amore?!?) vorrei ricordare che, in definitiva, si è persa una partita con il minimo scarto in trasferta in casa della prima della classe.

 

Fateci mente locale prima di “menarlo” (mi scuso per il francesismo).

 

La situazione di classifica non è delle più brillanti, Gasperini difende i suoi giocatori ed esclude interventi nel prossimo mercato di riparazione, ma qualcosina, dai, probabilmnte serve davvero.

 

Per esempio un attaccante con caratteristiche più o meno simili a quelle di Pavoletti visto come pesano eccessivamente le sue assenze per infortunio e/o squalifica.

 

Il nuovo socio “di peso” dalle foto di questi giorni apparse sul monono pare non si sia volatilizzato, anzi ed allora grazie a lui ed al Joker auguriamoci si riesca a fare qualcosa, magari poco, ma bene.

 

Alè!

 

Giancarlo Rabacchi

 

PS. Per le foto si ringrazia il Secolo XIX

 

 

 

 



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