Non credo che siano state le decisioni avverse dell’arbitro a condannarci alla sconfitta.
Uno – un Grande -disse una volta: il risultato è sempre giusto.
Mia impressione fu che sull’1-1 la gara ebbe una svolta, noi ne perdemmo il controllo e il Napoli si dimostrò più forte e più abile.

Ci siamo concessi due commenti entro il tabellino, cosa proibita dal galateo; per effetto di un paio di considerazioni.
La decisine del fallo sul portiere nel gol di Pandev ha un precedente. Nella fase iniziale, il medesimo portiere aveva fatto un’uscita verso una palla alta e Di Bello gli aveva fischiato un fallo a favore, inesistente. La congiunzione dei due fatti può indurre il sospetto che in questo arbitro scarseggi l’intelligenza calcistica.
L’ammonizione immediata contro di noi per un’entrata sul pallone senza violenza, mi ha dato l’impressione di un intenzione intimidatoria dell’arbitro verso i giocatori. Poco dopo Insigne sotto la tribuna è stato autore di un intervento pericoloso e non è stato ammonito. La congiunzione dei due fatti può indurre il sospetto che in questo arbitro scarseggi lo spirito di equità.