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dalla redazioneASSEMBLEA ORDINARIA DEL GENOA CRICKET AND FOOTBALL CLUB SPA TENUTASI IL 30/04/20
01/05/2022

I Soci della Società Genoa Cricket and Football club si sono ritrovati pressoché al completo nella sfarzosa location del Circolo artistico Tunnel di Via Garibaldi,6 che giustamente è stata celebrata dal Presidente Zangrillo quando ha preso la parola per dare il via ai lavori.
Ai Soci è stata messa a disposizione una copia del bilancio completa della relazione del Collegio dei Revisori dei Conti.
I soci sono stati chiamati a discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:
1. Approvazione del Bilancio di esercizio della Società al 31/12/2021. Delibere inerenti e conseguenti.
2. Presa atto delle dimissioni dei Sindaci supplenti. Nomina di nuovi Sindaci Supplenti. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
3. Varie ed eventuali.


Ha preso la parola il nuovo Direttore finanziario Dr. Stefano Vincis che ha illustrato con chiarezza e senza troppi fronzoli la situazione finanziaria della Società.
A questo proposito di particolare significato e indice di grande correttezza e trasparenza da parte dei nuovi Soci di maggioranza della Società è la circostanza che la revisione contabile, a partire dal presente bilancio e d’ora in avanti, è affidato ad una Società di revisione indipendente ai sensi degli art. 14 del d.lgs. 27 gennaio 2010, n. 39.
La Società di Revisione coinvolta è la prestigiosa Società di Revisione Ria Gran Thornton S.p.a. al cui giudizio il bilancio di esercizio del Genoa fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2021, del risultato economico e dei flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione.
In estrema sintesi il bilancio si chiude con una perdita di 42,7 milioni (30,4 milioni nell’esercizio precedente), ma con un patrimonio netto positivo di 4,7 milioni, grazie all’utilizzo di 33,4 milioni dal Fondo di rivalutazione che si riduce, pertanto, da 40,6 milioni a 7, 2 milioni.
Le poste più significate riguardano l’aumento di 14,7 milioni dei salari, aumentati anche i costi dei servizi, a fronte di 800.000 euro di minori entrate, con decremento anche dei proventi per abbonamenti causa le conseguenze della pandemia.
Sono aumentati di 3,5 milioni i contributi da parte della lega, mentre si è avuto un decremento di 7,4 milioni nei proventi TV e nelle plusvalenze, la posta “forte” che ha caratterizzato molti dei bilanci dell’era Preziosi, meno 1,3 milioni.
Pesante il maggior aggravio per oneri finanziari che sono passati da 4,2 milioni a 7,2 milioni pesante retaggio dei debiti tributari (42,5 mil.) e verso gli Enti di Previdenza (32,5 milioni) che si sono accumulati in particolare nell’ultimo periodo dell’era Preziosi.
Da rilevare anche che nell’esercizio ci sono state iniezioni di capitale da parte degli azionisti, 5,8 milioni da parte di Preziosi e 27 milioni da parte dei nuovi Soci di maggioranza di cui 3,5 milioni per rinuncia a un credito.
Di non poco conto anche l’intervenuta rinuncia ad effettuare ammortamenti negli ultimi due esercizi per circa 43,5 milioni, come peraltro consentito dalle norme societarie in periodo Covid, chiaro, però, che questo peserà nei prossimi esercizi nei quali si dovrà recuperare per riequilibrare la situazione del patrimonio sociale.


Esaurita la descrizione dei numeri di bilancio è stata data la parola ai Soci intervenuti.
Preziosi, come al solito assente, si è fatto rappresentare da un Avvocato del Foro genovese il quale ha dichiarato che la contrarietà all’approvazione del bilancio da parte suo rappresentato che si basa su due punti:
1. la parte contabile che riguarda i rapporti con le Società del Gruppo Preziosi
2. La continuità aziendale.
Francamente abbastanza contorte le sue argomentazioni che si prova, almeno in parte, a riassumere con ampio beneficio d’inventario, anche per evitare inappropriati coinvolgimenti nella controversia legale in corso.
Dopo aver sottolineato il prima ricordato versamento di euro 5,7 milioni in c/capitale effettuato nel mese 09/2021 da parte del suo rappresentato, versamento che secondo Preziosi dovrebbe ora essere a lui restituito, a suo dire nel bilancio ci sarebbero crediti nei confronti di Fingiochi inesistenti, come altre somme, oltre a quella precedente a lui dovute che sarebbero state posticipate all’11/2023.
Di più, secondo Preziosi i nuovi soci non starebbero rispettando gli impegni che Preziosi avrebbe preteso che loro si assumessero, vale a dire di mettere a disposizione della Società adeguati mezzi finanziari per garantirne la sopravvivenza e il miglior andamento futuro possibile.
Se non fosse che poi, tutto sommato alla fine, la sostanza, la ciccia, more solito, verte su questioni di palanche, quello di Preziosi sembra anche un tentativo per provare di uscire a testa alta, nonostante tutte le negatività finanziarie accumulate, in particolare negli ultimi periodi e più in generale per il metodo di gestione eccessivamente mercantile che ha da sempre caratterizzato la sua gestione della Società.
Per quanto riguarda le questioni sulle “palanche”, credo che il motivo del contendere verta sulla pratica del Consolidato fiscale di Gruppo, del quale in tutti questi anni Preziosi si è ampiamente avvalso compensando e riducendo gli attivi fiscali di Fingiochi con i passivi accumulati nel Genoa.
Tutto lecito e consentito dalle norme fiscali, ma con il riconoscimento di un premio alla Società Genoa che, con questo connubio fiscale, ha permesso a Fingiochi di conseguire consistenti risparmi nel pagamento delle sue imposte sul reddito.
Bene, anzi male, perché l’interscambio tra attività e passività di bilancio tra Fingiochi e Genoa parrebbe aver avuto uno stop, forse solo per la parte del riconoscimento del premio al Genoa.
Il Genoa rivendica quanto ancora sarebbe dovuto nell’ambito di questo interscambio di natura prettamente fiscale e tra le apposite poste di bilancio ne ha iscritto una apposita tra le attività.
Parrebbe che Preziosi non intenda riconoscere debiti di questa natura.
Ripeto tutto quanto precede espresso con beneficio di inventario, sperando di aver ben decodificato la situazione nonostante che, almeno da parte Genoa, ci sia stato molto riserbo, stante l’intervenuta formalizzazione di una lite in corso.

La difesa di questo riserbo e dell’inopportunità in questa occasione assembleare di dilungarsi in troppi dettagli, ha anche determinato un intrigante siparietto al termine dell’Assemblea ufficiale, quanto le porte della sala sono state aperte alla stampa alla quale è stata concessa l’opportunità di porre domande.
È capitato che all’incauto giornalista del Monono Schiappapietra, che avrebbe voluto sapere cosa avesse la Società da rispondere alle argomentazioni e alle ragioni rappresentate in precedenza dal rappresentante di Preziosi, l’amministrato Delegato del Genoa Ing. Blazquez, con un inequivocabile atteggiamento da vero “duro”, lo ha invitato, poche storie, a rivolgersi per i dettagli della questione direttamente a Preziosi “con cui lei parla giornalmente” sic.
Inutili le rimostranze del giornalista che non ha minimamento scalfito l’irremovibilità dell’Amministratore Delegato che senza mezzi termini ha chiesto di passare oltre.
Insomma il pur bravo giornalista si è dovuto impaccare e portare a casa una bella “straccionata”, detto in genovese canonico.

Tornando alla fase di approvazione del Bilancio doveroso ricordare gli interventi di Peo Campodonico, di Mario e Mattia Epifani.
Peo Campodonico con la solita arguzia e con un ampio sorriso ha chiesto lumi, in particolare, sulla campagna acquisti di gennaio e sulle ragioni per cui ci è voluto rivolgere solo ai mercati esteri pur sapendo delle scontate difficoltà di rapido adattamento al nostro campionato da parte di chi ha sempre praticato il calcio altrove.
Risposta abbastanza criptica da parte del Presidente Zangrillo che ha affermato come la Società abbia deciso di fare scelte inusuali e di correre dei rischi, in primis quello di non essere capita.
Piu agevole la risposta al quesito sull’abbastanza inusuale modalità scelta per la convocazione dell’Assemblea mediate l’invio a tutti i Soci di un telegramma abbastanza chilometrico e, quindi, costoso.
Su queste cose noi genovesi non ci smentiamo mai, ma la risposta è stata senza possibilità di replica, queste sono le norme e come tali vanno rispettate.
Apprezzati molto e sottolineati da applausi gli interventi di Mario e Mattia Epifani con cui hanno elogiato la presenza in Assemblea, finalmente, del Presidente Zangrillo, dell’Amministratore Delegato Blazquez e del nuovo Direttore Generale Ricciardella, come importante segno di partecipazione e anche di riguardo nei confronti di tutti gli altri soci.
In particolare Mattia ha stigmatizzato le continue e ripetute assenze di Preziosi che mandava il povero Zarbano allo sbaraglio a sorbirsi i rilievi, le critiche e le proposte in particolare dei piccoli azionisti.
Mario non ha mancato di sottolineare l’apprezzamento per la scelta della location e ha voluto manifestare tutta la sua soddisfazione per l’arrivo dei nuovi azionisti di riferimento certo che vorranno e sapranno riportare il Genoa ai suoi antichi splendori.
Il Bilancio è stato approvato all’unanimità, con il solo voto contrario del Socio Preziosi.

Rapida approvazione anche della nomina di due nuovi revisori dei conti supplementi in sostituzione dei precedenti dimissionari.
Mi sono permesso, a titolo personale, di fare i migliori auguri di buon lavoro a uno dei due nuovi Revisori supplenti, il Dr. Pier Paolo Beatrizotti, solo perché conoscendolo da una vita ho voluto complimentarmi con lui e dare atto all’Assemblea di aver avuto modo di apprezzarne la serietà e lo spessore professionale.

Finita la parte ufficiale dell’Assemblea, come diceva ai suoi tempi Fossati, ora parliamo di Genoa.
In breve sintesi, Rabacchi, parlo del sottoscritto in modo impersonale, ha rivolto ai nuovi Amministratori le stesse parole usate a suo tempo, nel corso della prima Assemblea societaria dell’era Preziosi, che si tenne, come si ricorderà, in un albergo a Bologna.
Fondamentale potenziare in prima istanza le strutture societarie raccogliendo e avvalendosi delle migliori professionalità disponibili sul mercato, premessa necessaria, di più indispensabile a monte per poi riuscire a ottenere a valle, sul campo, quei risultati e quelle soddisfazioni che il mondo genoano merita e si aspetta.
Istanze quelle bolognesi, purtroppo, poi disattese e sostituite da una gestione personalistica basata sulle intuizioni personali, in parole più povere dalla filosofia del “fasso tutto me”.
Ci si augura, invece, prendendo spunto dalle parole dette e dagli impegni pubblici assunti che anche per i nuovi amministratori queste sono le linee da seguire per una corretta e produttiva gestione, con in più una non indifferente componente di innovazione, aspetto questo che è stato prontamente recepito, apprezzato e sottolineato dal Presidente Zangrillo.
Quasi commovente e altrettanto apprezzato l’intervento di Luciano Paccagnini che nel manifestare tutta la sua fiducia nella nuova gestione societaria, da ultra-ultra ottante ha pregato Blazquez e gli altri a sbrigarsi a riportare il Genoa agli antichi splendori, Luciano ci terrebbe proprio a riuscire ad avere il tempo per riuscire a vivere almeno un po’ di questo nuovo Rinascimento rossoblù.
Significativo anche l’intervento del grande genoano che risponde al nome di Franco Venturelli che ha voluto sottolineare l’importanza della svolta intervenuta nella gestione societaria del Genoa.
Molto apprezzato anche l’intervento di Eugenio Montaldo, Presidente del Genoa Club Davagna, originariamente nato come Ottavio Barbieri, che ha ricordato anche la figura di Pippo Spagnolo e che ha manifestato la grande fiducia e il massimo sostegno alla Società da parte di tutti i Soci del suo storico Club genoano.
Bene e molto opportuno anche l’intervento di Vittorio Riccadonna che ha posto l’accento sulle problematiche connesse al Museo del Genoa, che ha voluto ricordare essere sorto grazie anche al contributo di Preziosi, ma impreziosito dal contributo di tantissimi genoani che hanno donato gli innumerevoli cimeli storici raccolti e conservati con grande amore e partecipazione in tutti gli anni della loro genoanità.
Da ricordare la definizione che Vittorio ha voluto al Museo che considera come il legame naturale tra il vertice societario e il popolo rossoblù, raccomandando, anche per questo ai nuoci soci di maggioranza, che si dia continuità a questa straordinaria antesignana iniziativa che ora, un po’ alla volta, molte altre famose squadre ci stanno copiando.

In ultimo in merito alle pretese accuse di cui prima, avanzate da Preziosi in tema di “continuità”, Blazquez ha ritenuto di soprassedere, credo anche per la ragione che in proposito si è soffermata la Società di revisione, come detto indipendente, Ria Gran Thornton, nella sua “Relazione sulla revisione contabile del bilancio d’esercizio”, di cui giova riportare di seguito alcuni passi salienti, anche, purtroppo, di particolare momento visto il risultato del derby.
“Richiamo d’informativa.
Continuità aziendale
Richiamiamo l’attenzione su quanto descritto nel paragrafo 6.2 Evoluzione prevedibile della Gestione e nella sezione 7” Continuità aziendale”, della relazione sulla Gestione all’interno dei quali gli Amministratori indicano l’esistenza di una incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento.
Essi in proposito segnalano la predisposizione di un nuovo Piano di Business, sviluppato su due possibili scenari costituiti dal mantenimento o meno della massima categoria.
Il Piano prevede, tra l’altro, oltre al contenimento del costo del lavoro e all’espansione dei ricavi da diritti audiovisivi e sponsorizzazioni, azioni di mercato che permettano di continuare a realizzare un livello di plusvalenze utile al ritorno alla redditività operativa e all’equilibrio finanziario.
Gli Amministratori segnalano che, in subordine, la Società potrà far ricorso all’intervento del nuovo azionista di riferimento, resosi disponibile, qualora necessario ai fini della continuità aziendale, a sostenere la società.
Gli Amministratori, valutati i profili di incertezza propri di ogni processo previsionale, e tenuto conto dello stato delle azioni poste in essere e delle azioni programmate, ritengono che, in base alle informazioni disponibili, in entrambi gli scenari la Società abbia la ragionevole prospettiva di continuare ad operare come una entità in funzionamento in un futuro che è relativo, ma non limitato, ad almeno 12 mesi e, pertanto, hanno redatto il presente bilancio utilizzando il presupposto della continuità aziendale.
Il nostro giudizio non è espresso con rilievi in riferimento a tale aspetto.”

Tutto questo premesso l’Assemblea, da parte della stragrande maggioranza dei Soci, ha manifestato la propria contrarietà e disappunto per le posizioni che sta assumendo Preziosi esprimendo il proprio sentito sentiment che l’era Preziosi, arrivata per sua decisione al capolinea, non continui a pesare sul Genoa e sui genoani con nuovi e inopportuni strascichi.
Presidente Preziosi grazie per quanto di buono fatto per il Genoa, onestamente riconosciamo che non tutto è stato negativo, ma ora, per favore, davvero basta, vogliamo vivere e poter raccontare una storia tutta diversa.


Giancarlo Rabacchi

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"ASSEMBLEA ORDINARIA DEL GENOA CRICKET AND FOOTBALL CLUB SPA TENUTASI IL 30/04/20" | 1 commento
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Rimostranze
di RABAX il 04/05/2022 15.27

Mi risulta che la mia relazione alla recente Assemblea del Genoa sia stata gradita, per non dire apprezzata dai non pochi che hanno avuto modo di leggerla, ringrazio.
C'è anche stato chi, come Gessi, ha preso lo spunto da essa per riportare il simpatico intervento dell'ultraottantenne Luciano Paccagnini ieri sera nel corso della trasmissione We Are Genoa.
L'apprezzamento in effetti non è arrivato proprio da tutti e non posso tacere di avere avuto anche le rimostranze del Dr. Schiappapietra, protagonista insieme a Blazquez di quello che ho definito un "intrigante siparietto".
Di questo episodio "incriminato" quelo che mi ha sorpreso è stato l'atteggiamento molto determinato dell'Amministratore Delegato del Genoa e il modo abbastanza brusco della sua risposta a quello che ho definito, seguendolo da tempo, un bravo giornalista che scrive da anni sulle vicende rossoblù.
A scanso di equivoci ho definito incauta la sua domanda proprio per la reazione che ha determinato e ho pensato, in primis, che sia stata giudicata inopportuna perché proposta in quella sede, alla presenza di un rappresentante di controparte e considerata l'incombenza di una lite tra Preziosi e i 777 Partners.
Di più mi è anche sorto il dubbio dell'esistenza di possibili burrascosi retroscena precedenti tra loro a me non noti che, tra l'altro, hanno richiamato alla memoria antiche vicende.
Mi riferisco ai tempi di Fossati e di Baldazzi, quando si scatenò l'ostracismo della Società nei confronti di Manlio Fantini e Piero Sessarego, due famosi giornalisti sportivi con i quali avevo avuto una certa confidenza, i quali mi raccontarono che, grazie alla solidarietà dei colleghi, non avevano mai avuto a disposizione tante notizie sul Genoa come in quel frangente.
Inevitabile, ricordando quei precedenti, avere il dubbio che una contrapposizione del genere potesse ora venire a ripetersi, situazione comunque non auspicabile, considerata l'inopportunità di incomprensioni e tensioni tra il Genoa Società e il principale giornale cittadino.
Riconosco che l'insieme di queste considerazioni e di questi pensieri mi ha portato a raccontare l'accaduto in termini abbastanza coloriti, ma solo e esclusivamente dal punto di vista di uno spettatore esterno e senza, ovviamente, voler attribuire al bravo, giova ripeterlo, giornalista Dr. Scappapietra alcuna posizione né di parte, ne d'interesse, se non quello di avere provato (forse nel luogo e nel momento sbagliato?) a documentarsi al fine d'informare i suoi lettori su di una vicenda di particolare momento.
L'occasione delle sue rimostranze è stata propizia per apprendere e segnalare a chi segue Genoadomani che nel frattempo le relazioni tra i due protagonisti del "siparietto" sono fortunatamente tornate alla normalità, dopo un chiarimento intervenuto tra loro.
Forza Genoa, sempre





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